Una volta si diceva delle tastiere per computer, adesso invece sono gli smartphone gli oggetti che portano più batteri in circolazione: PhoneSoap 3.0 è una buona risposta a questo, perché è comodo, non eccessivamente costoso, silenzioso e intelligente nei dettagli.
L’abbiamo provato per voi e, pur non potendo fornire una referenza chimica sicura al 100% possiamo sicuramente avvallare l’acquisto, anche se le mani ve le dovrete lavare lo stesso.
PhoneSoap 3.0, la recensione
Da dove parte il problema
Avete presente la sana abitudine di lavarsi le mani quando si esce da un bagno, specialmente se frequentato da diverse persone? Ecco, lo si fa per cercare di limitare il trasporto di batteri da un posto dove proliferano (il bagno, ma non solo) alla nostra persona o a chi ci sta vicino.
Questa operazione è sostanzialmente il minimo sindacale e non ci mette al sicuro, perché i batteri sono presenti in molti posti, e attendono fiduciosi di attaccarci dove meno ce lo aspettiamo: tastiere, mouse, smartphone, chiavi, occhiali, teleomando e qualsiasi altro oggetto che usiamo tutti i giorni ma che non puliamo così spesso come servirebbe.
Per gli oggetti più piccoli però c’è questo PhoneSoap 3.0, nato per gli smartphone ma utile il molti ambiti.
La chiave d’utilizzo è la luce blu (a 400-470 nm), in grado di uccidere batteri come Propionibacterium acnes, Pseudomonas aeruginosa e Helicobacter pylori e che possiamo notare, ad esempio, quando si va dal dentista.
Una bara per i germi
La forma di PhoneSoap 3.0 è, lo ammettiamo, molto simile ad una bara: di certo non una forma trendy ma molto comoda e sicuramente efficiente.
Le dimensioni parlando di un “sarcofago” grande 21,5×12,8×4,5 cm da chiusa, con una apertura del coperchio a 90° con cerniera al lato lungo. Una volta collegato l’alimentatore esterno, e inserito un qualche cosa al suo interno e chiuso il coperchio, PhoneSoap 3.0 si attiva e mostra il LED a forma di fulmine acceso nella parte superiore, per 10 minuti di attività.
Alla fine del processo non succede nulla, ma l’oggetto è pulito e privo di germi vivi: non ci sono feedback di nessun tipo, ne tantomeno è possibile controllare il risultato a occhio nudo, per cui ci dobbiamo fidare.
Nelle istruzioni è indicato che il funzionamento è tale per smartphone ma anche per oggetti di altro tipo come chiavi, portachiavi, accendini, coltellini svizzeri e in genere ogni cosa che vi possa entrare: l’uso della luce tra l’altro non prevede nessuna controindicazione per cui non servono attenzioni particolari.
Funzioni accessorie
Abbiamo cercato di informarci sia sulla validità dell’operazione, sia sulla necessità della cadenza, di ogni quando cioè dover ripetere il tutto.
Su questo secondo punto non ci sono indicazioni concrete, ovviamente sarebbe meglio farlo più spesso possibile e infatti per chi vuole, c’è la possibilità di farlo ogni sera prima di andare a dormire.
Nel retro di PhoneSoap 3.0 ci sono due connettori USB (USB-A e USB-C) che permettono di collegare un cavo per la ricarica del telefono durante la pulizia (tramite un piccolo foro sul lato), in modo che possiamo trovarlo pulito al mattino (anche se la pulizia dura 10 minuti, il telefono rimarrà in carica tutta la notte).
Considerazioni
Secondo chi scrive PhoneSoap 3.0 non è il Graal delle pulizie, perché molto c’è da fare e bisogna lo stesso lavarsi le mani dopo essere andati al bagno, tuttavia appare come una idea originale, utile e interessante per chiunque, specie per chi ad esempio usa spesso lo smartphone seduto sul water.
In tutta onestà non possiamo giudicare il costo, perché non abbiamo le conoscenze tecniche per capire la complessità di realizzare un apparecchio del genere pronto all’uso, ma possiamo dire che la cifra, circa 90 Euro (al netto di offerte) appare interessante per molti utenti e interessante in una ottica di regalo, perché nonostante sia utilissimo, non è molto diffuso come device.
Di difetti veri non ce ne sono, se non nella mancanza di un feedback alla fine del processo o di una App che ne massimizzi l’utilità, divagando sulle necessità o anche per farci capire che cosa fa davvero, perché le notizie in merito sono abbastanza circostanziali.
Manca anche un qualche cosa che certifichi in modo visivo il funzionamento, come ad esempio una cartina sensibile ai batteri o qualche cosa di più concreto della fiducia, da testare da soli per capire che si tratta di un oggetto che fa quello che promette.
Ma se avete dei bimbi, o se siete in terapia o anche semplicemente se tenete alla vostra igiene, PhoneSoap 3.0 è più che consigliato: non vi cambierà la vita, ma magari ve la renderà più pulita.
Pro:
• Silenzioso ed efficiente
• Una idea originale per un regalo
• funziona con molti oggetti
Contro:
• Manca un feedback visivo
Prezzo:
• 90,25 Euro
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