Un piccolo team di sviluppatori vuole rendere Swift open source, sia realizzando una implementazione open, sia richiedendo ad Apple di rendere open source le tecnologie relative a Swift, il linguaggio di programmazione che la multinazionale della Mela ha lanciato nel corso dell’ultima conferenza mondiale degli sviluppatori WWDC. Denominato Phoenix, il progetto è guidato da Greg Casamento, sviluppatore Objective-C che in precedenza si è occupato di GNUstep: una implementazione open source delle librerie OpenStep in Objective C di NeXT, in pratica un lavoro approfondito direttamente sulle “radici” di Cocoa.
Oltre alla creazione di una implementazione di Swift open source, l’obiettivo dichiarato di Phoenix è spingere Apple a rilasciare Swift come open source. In una lettera aperta inviata a Tim Cook, i membri di supporto al progetto evidenziano l’importanza dell’open source nella storia di Apple: “Che cosa sarebbe successo se Chris Lattner (papà di Swift, ndr), non avesse reso open source LLVM (un compilatore altamente performante)?”
Ind.ie spiega che non rendere Swift open source insieme a Metal, le nuove librerie e API dedicate alla creazione di videogiochi e alla gestione della grafica avanzata per iPhone e iPad, complica la vita degli sviluppatori, rendendo difficile il porting verso Android, costringendoli a scegliere tra le due piattaforme di riferimento.