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Philips, l’addio all’elettronica di consumo porta frutti

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Philips ha presentato i risultati del quarto trimestre 2013 e dell’anno dimostrando che le strategie intraprese durante gli ultimi anni stanno portando frutti. Nella presentazione dei dati Frans van Houten, CEO della società, emerge come il quarto trimestre 2013 sia «stato ottimo nonostante il clima economico sfidante”, evidenziando che nel corso del trimestre, i sector Lighting e Consumer Lifestyle hanno portato “una forte crescita dei fatturati comparata dell’8%”. Per Healthcare, il fatturato comparato è cresciuto del 4% mentre gli ordini sono diminuiti dell’1% “per via della debolezza del mercato statunitense ed europeo”.

L’utile netto per il Q4 2013 è  pari a 412 milioni di euro. Il margine operativo (EBITA) è 884 milioni di euro, pari al 13,0% sul fatturato rispetto a una perdita di 50 milioni di Euro nel Q4 2012.

La società continua ovviamente a investire e credere nel settore dell’illuminazione professionale.  Philips si è aggiudicata un contratto della durata di 10 anni per la gestione dei parcheggi a Washington, DC che prevede la fornitura e la gestione di un sistema di illuminazione digitale integrato costituito da 13.000 apparecchi a LED collegati.  Ha anche acquisito un ordine per rinnovare molti dei 125.000 lampioni di Buenos Aires con il sistema a LED connesso CityTouch.

Il CEO di Philips ha spiegato di guardare al 2014 con cautela “considerando le attuali incertezze macroeconomiche, le oscillazioni valutarie e la raccolta di ordini moderata nel Q4 2013”; “Ci aspettiamo che il 2014 segni un passo modesto verso i nostri obiettivi 2016 considerando gli investimenti in iniziative di crescita”. La società ha completato il programma di riacquisto del 7% delle azioni fissato in 1.5 miliardi di Euro e iniziato nell’ottobre 2013.

Ricordiamo che Philips è oggi una azienda molto diversa da quel colosso dell’elettronica di consumo che ha cambiato il mondo con le sue radio e TV. Qualche anno fa la multinazionale aveva ceduto la divisione TV ai cinesi di TPV e questi ultimi usano lo storico marchio pagando delle royalty, un sistema che permette all’azienda di “evitare i rischi associati al declino del mercato”. A gennaio dello scorso anno aveva provato a cedere quanto restava della divisione audio, video, multimedia e accessori a Funai, contribuendo a completare la transizione di Philips verso una società votata al settore medicale, dell’illuminazione e del benessere. Questa operazione è stata però successivamente disdetta perchè, secondo Philips, erano state attuate infrazioni ai termini del contratto.

The logo of Philips is seen at the company's entrance in Brussels

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