Il designer francese Philippe Stark è stato ospite del programma “Tout et son contraire” su France Info e nel corso di un’intervista ha affermato di aver partecipato alla realizzazione di un nuovo prodotto in collaborazione con Apple. Il prodotto, definito “rivoluzionario”, non è stato ovviamente rivelato; Stark ha ad ogni modo affermato che sarà disponibile tra sei o otto mesi al massimo ed ha anche detto di aver incontrato Steve Jobs poco prima della sua morte.
Il pensiero corre ovviamente alla da qualche tempo ipotizzata TV di Apple; non è chiaro, però, perché Apple avrebbe dovuto chiamare Stark avendo in casa Jonathan Ive, da anni designer artefice delle fortune di Cupertino, sempre che l’azienda non abbia voluto interpellarlo per avere sul tavolo più ipotesi.
Nato a Parigi nel 1949, Stark è un mito dell’architettura e del design contemporaneo. Moltissimi gli oggetti d’uso comune creati da lui (mobili, sedie, orologi, spremiagrumi, elementi di arredo, alberghi, motociclette, night club… persino la fiamma olimpica); sul versante tecnologico, ha lavorato per Microsoft, Parrot, LaCie e altri. Nell’intervista che sotto riportiamo, Stark si dichiara un ammiratore e utilizzatore di prodotti Apple che incontrano perfettamente le direzioni a cui dovrebbe tendere il design secondo il suo pensiero: i progetti di Cuperino non sono basati sul marketing ma sul rigore della sottrazione e vanno nella direzione della “dematerializzazione”.
Vincitore di importanti riconoscimenti quali il Grand Prix National de la Création industrielle e l’Honor Award dell’American Institute of Architects, Stark ama definirsi “un architetto giapponese, uno scenografo americano, un designer industriale tedesco, un direttore artistico francese, un designer di mobili italiano”.
Qui sotto una interessante intervista di Stark che, oltre a presentare e spiegare i suoi progetti per Lacie esalta le caratteristiche di iPhone e dei prodotti Apple e nel gioco dell’abbinamento veloce tra termini non abbia dubbi nel collegare al nome “Jonathan Ive” la definizione “The Best”.
[A cura di Mauro Notarianni]