L’accordo di collaborazione tra Apple ed OpenAI, sfociato in un sistema che integrerà ChatGPT con Siri, sembra spingersi oltre l’immaginabile: Phil Schiller, per anni nel suo ruolo di capo del marketing, una delle figure più influenti di Apple, entra nel Consiglio di amministrazione di OpenAI,
Anche se Schiller incaricato di fare l’osservatore, non avrà un ruolo operativo nella dirigenza dell’azienda che ha popolarizzato l’Intelligenza Artificiale e non potrà votare sulle decisioni assunte, siamo di fronte ad un fatto di rilevanza strategica da non sottovalutare.
Con Schiller in consiglio Apple pareggia dal punto di vista formale Microsoft, che ha appunto un osservatore non votante nel consiglio di OpenAI. Anche se Microsoft ha in realtà un potere largamente superiore a quello di Apple, visto che Redmond ha il 49% delle quote dell’associazione no Profit che è alla base di OpenaAI, il fine resta lo stesso e a svolgerlo non è certamente una figura di secondo piano.
Di fatto Schiller non guida team di Apple che si occupano di Intelligenza Artificiale ma la sua lunga carriera a Cupertino, iniziata nel 1987, ha contribuito a rendere Apple l’azienda che è oggi, con contributi ritenuti vasti, profondi e di grande impatto anche da Tim Cook, coordinando la creazione e il marketing dei prodotti Apple per più 30 anni, esperienza che fanno di lui la persona adatta per il ruolo di osservatore in OpenAI.
L’ex responsabile del marketing uscito dalla cerchia di coloro che hanno incarichi di vertice e ora “solo” Apple Fellow , ma è ancora una voce autorevolissima in seno alla Mela. Direttamente legato a Tim Cook è responsabile degli eventi Apple (è apparso anche nel “corto” di introduzione del keynote della WWDC nel ruolo di pilota dell’aereo che paracadutava i manager su Cupertino) e anche di App Store.
Lo scopo di Apple è chiaro: avere una visione diretta di quel che OpenAI decide, sulla logica delle strategie e in base ad essere assumere decisioni sul patto strategico.
Guardando alla coabitazione con Microfost, avere due realtà di questo tipo i consiglio, potrebbe portare complicazioni, con le due aziende da decenni partner per alcune cose e rivali su altre. In alcune riunioni del consiglio di OpenAI si affronteranno future iniziative che riguarderanno Microsoft, decisioni per le quali quest’ultima potrebbe voler tenere fuori Schiller. Gli osservatori del Consiglio sono spesso obbligati a uscire nel corso di riunioni considerate sensibili.