Gli utenti Apple non chiedono più drive Blu-Ray, lo afferma il responsabile marketing di Apple, Phil Schiller, spiegando il trend (prima sui notebook e ora sulle macchine desktop) che da qualche tempo vede i prodotti Apple privi di unità ottiche di qualsiasi tipo. Nel corso di un’intervista per Time, Schiller ha fatto capire che il supporto nativo per il Blu-Ray non arriverà probabilmente mai: “La distribuzione del software avviene in larga parte ormai in digitale”. E ancora: “Per quanto concerne il video, il Blu-ray ha problemi non legati alla qualità che lo rendono una tecnologia complessa e non così grande… per una serie di ragioni ha molto senso eliminare le unità ottiche da desktop e notebook”.
Già a luglio del 2010, il defunto CEO di Apple, Steve Jobs, aveva sostenuto la superiorità dei contenuti scaricabili da Internet e la natura transitoria di ogni supporto fisico stroncando i supporti ad alta capacità: “Assisteremo a un rapido e ampio passaggio ai contenuti in stream gratuiti e a noleggio a una qualità sufficiente (almeno 720p) che prenderanno il sopravvento su qualsiasi altra soluzione”.
La rimozione delle unità ottiche dai MacBook è stata vista come fondamentale per ridurre lo spessore e il peso dei portatili; intraprendere la stessa linea con le macchine desktop potrebbe aver deluso qualche utente che ancora trova utile l’unità ottica ma il dirigente di Apple spiega che queste unità hanno fatto il loro tempo e che la distribuzione è ormai sempre più orientata al digitale. L’alternativa preferita da Schiller al Blu-ray? Naturalmente iTunes, con il quale è possibile comprare film e guardarli su qualunque dispositivo Apple.
Ovviamente è sempre possibile sfruttare unità ottiche esterne di tutti i tipi (masterizzatori, DVD, Blu-Ray, ecc.) ed esistono migliaia di prodotti collegabili via USB e non solo. Apple è stata da sempre pioniera nell’eliminare prima di altri tecnologie ritenute obsolete. Nel 1998, con il lancio del primo iMac, fioccarono un sacco di critiche da chi riteneva assurda l’eliminazione del floppy disk (scelta rivelatasi esatta e seguita poi da altri produttori). Cupertino ha adottato alcune tecnologie prima di altri (il mouse, il floppy da 3,5”, dischi SCSI, interfaccia grafica, display Retina per fare alcuni esempi) e prima di altri se n’è sbarazzata quando ha ritenuto che queste avessero fatto il loro tempo.
[A cura di Mauro Notarianni]