Apple è finita, o comunque non più in grado di dettare le regole. Questa è l’opinione che coltiva Peter Thiel, un imprenditore della Silicon Valley, noto per avere fondato Paypal insieme a Elon Musk, ma anche e soprattutto, per quel che riguarda il mondo e la vita dei suoi abitanti, uno dei consiglieri di Donal Trump
Intervistato dal New York Times per rispondere velocemente a una sessione di domande e risposte per il segmento “confirm or deny” (conferma o smentisce), alla domanda se Apple è finita, Thiel ha detto: “Confermo. Sappiamo a cosa somiglia uno smartphone e cosa fa. Non è colpa di Tim Cook ma è un’area dove non ci saranno più innovazioni”.
Il parere di Thiel è significativo perché è accreditato di essere il braccio e la mente di Trump nel campo della tecnologia, ambito in cui l’imprenditore ora assurto a ruolo di uomo più potente della terra, ammette di non essere molto ferrato. Sarebbe stato lui ad avere convocato l’incontro che Trump ha voluto con i big della Silicon Valley.
Ciò che Thiel sembra avere in mente è che l’impatto di Apple sulla società nel suo complesso, la possibilità di attuare cambiamenti e il futuro dell’azienda, dipenda solo dall’iPhone che a sua volta dipende dal mondo degli smatphone. In realtà se è vero che Apple dipende largamente da iPhone e se è vero che prima o poi la Mela dovrà intraprendere altre strade, è altrettanto vero che lo smartphone di Cupertino è ancora in perfetta salute. Lo dimostrano i risultati delle ultime trimestrali fiscali, la crescita del business legato ai servizi e del fatturato che ha raggiunto il record di sempre. Apple ha saputo finora reggere bene ai cambiamenti ma non è ancora stanca e superata come alcuni suoi competitor.
Del resto ipotizzare che il mondo della telefonia mobile sia parte del passato, è altrettanto sbagliato. La crescita anno su anno in doppia cifra non tornerà più, ma anche nel 2016 c’è stato un aumento di vendite. Gli analisti concordano sul fatto che moltissimi paesi non hanno ancora una penetrazione neppure paragonabile a quella del mondo più sviluppato per quanto riguarda gli smarphone e per questi paesi un cellulare con funzioni smart sarà il sistema per la digitalizzazione della casa e per la comunicazione. Infine le tecnologie puntano tutte in direzione della mobilità e i cellulari di oggi diveranno vecchi e superati in maniera costante sostenendo una crescita in fatturato di altri servizi e stimolando altre piattaforme (si pensi all’automotive) che genereranno spese ricorrenti e quindi enormi potenziali in termini di fatturato per chi controlla tecnologie esclusive. Ed Apple è sicuramente in pole position.