HTC si sta preparando per rientrare nel segmento dei tablet: la notizia giunge dalle pagine della testata inglese Financial Times, che ha intervistato Peter Chou e Cher Wang di HTC; i due dirigenti dell’azienda non hanno lesinato commenti sull’attuale mercato parlando non solo di tablet ma anche di dispositivi indossabili, che sono destinati a diventare il trend dell’immediato futuro.
Chou ha le idee chiare: uno smartwatch deve “soddisfare dei bisogni” ed “essere utile”, non solo un concept, un prototipo o una trovata commerciale. Gli smartwatch attuali, secondo il CEO di HTC, non sono utili alle persone nella loro vita quotidiana; una frecciata nemmeno tanto indiretta a Samsung, che ha da poco rilasciato il suo Galaxy Gear, da molti osservatori criticato nelle sue performance e nella sua offerta tecnologica, come mera estensione da polso di uno smartphone. La stessa HTC aveva lavorato in passato con Microsoft per uno smartwatch e si ritiene fiduciosa per il futuro dei suoi dispositivi indossabili.
Altrettanto fiduciosa nei confronti del prossimo re-ingresso nel mercato dei tablet: sempre secondo Peter Chou il prossimo tablet di HTC sarà “dirompente”, sebbene il CEO non si sbilanci sulle caratteristiche del dispositivo in cantiere. L’esperienza tablet di HTC ha avuto uno stop consistente lo scorso 2012 dopo alcune esperienze commercialmente infruttuose per il costruttore di Taiwan.
Fra tutte ricordiamo l’HTC Flyer, sfortunato tablet uscito ad inizio 2011 che portava già in embrione alcune delle caratteristiche vincenti dei dispositivi Android, come il form factor da 7 pollici, e il primo a tentare di reintrodurre il pennino, che avrà poi largo successo sulla serie Galaxy Note di Samsung. Infine dalle parole di Chou, HTC potrebbe presto abbandonare definitivamente Windows Phone: le vendite dei dispositivi con l’OS di Microsoft sono state “abbastanza limitate” e l’azienda potrebbe decidere di concentrarsi al 100 per cento su Android.
Ricordiamo che negli scorsi giorni HTC ha presentato anche One Max, il primo smartphone Android dotato di sensore di impronte: secondo le prime recensioni e impressioni d’Oltreoceano si tratta di una implementazione inferiore a quella del Touch ID di Apple per quanto riguarda l’accessibilità e la facilità d’uso per l’utente. Il sensore impronte di HTC One Max è integrato nel lato posteriore dello smarpthone: richiede uno swipe, prima occorre riattivare il dispositivo e spesso la lettura delle impronte non avviene correttamente.