Circa 1.500 applicazioni per iPhone e iPad sono vulnerabili ad attacchi pirata che potrebbero permettere a malintenzionati di intercettare le password criptate, compresi numeri di conto bancario ed altre informazioni sensibili.
Questo quanto emerge da una ricerca effettuata da Simone Bovi e Mauro Gentile e condivisa in un post sul proprio blog intorno alla fine di marzo. Senza approfondire l’argomento con dettagli e tecnicismi, in sostanza le applicazioni infette utilizzano una vecchia versione dell’AFNetworking, per la precisione la 2.5.1. Si tratta quindi di un problema legato ad una libreria di terze parti e, è bene precisarlo, non è assolutamente legato ad Apple. Attraverso questa versione della libreria in questione un malintenzionato è praticamente in grado di intercettare il traffico SSL di una connessione. Se di norma un attacco simile viene rilevato immediatamente come “pericoloso” facendo cadere automaticamente la connessione, nella versione in questione è presente un un errore nel codice di programmazione che sostanzialmente non effettua nessun controllo, lasciando quindi accedere liberamente eventuali certificati fraudolenti che vengono quindi considerati completamente attendibili.
I due ricercatori hanno avvisato importanti aziende quali Yahoo, Microsoft e Uber che hanno già aggiornato le applicazioni con la nuova versione 2.5.2 dell’AFNetworking correggendo così il grave bug. Come anticipato, al momento sono 1.500 le applicazioni ancora affette e potenzialmente pericolose per i dati dell’utente. Grazie ad uno strumento web messo in piedi di recente dai due ricercatori ed accessibile a questo link (click qui) è possibile analizzare tutte le applicazioni presenti su App Store per scoprire se sono infette e procedere come meglio si crede (cancellandole fino a nuovo aggiornamento e/o modificando le password dei propri account).
Invitiamo i nostri lettori che decidessero di controllare le proprie applicazioni tramite lo strumento web dei ricercatori (click qui per usarlo) di comunicare nei commenti la lista delle app usate segnalando quelle attualmente infette, quelle non infette e quelle che lo sono state in precedenza e sono già state aggiornate (come l’app di Yahoo Finance, di cui alleghiamo in calce all’articolo uno screenshot). In questo modo sarà possibile stilare molto rapidamente una lista delle applicazioni potenzialmente pericolose, ora e/o in passato ed agire nella maniera più opportuna.