Al posto del simbolo ⌘ che tutti quanti conosciamo c’era il simbolo utilizzato da Apple nel logo. A raccontare il piccolo aneddoto è Susan Kare, designer statunitense che ha realizzato molti degli elementi dell’interfaccia grafica del primo Macintosh negli anni ’80: è lei la mente che ha realizzato moltissime icone e font, tra cui i conosciuti Geneva e “Chicago”, quest’ultimo scelto da Apple per l’interfaccia dell’iPod.
Pioniera della Pixel Art, ha lavorato per Apple dal 1983 al 1985 e, tra le tante, era apprezzatissima la sua capacità di rendere molto bene l’idea di ciò che le icone rappresentavano, seppur con pochi colori e con una bassa risoluzione. Tra le sue creazioni più conosciute ci sono il Mac felice, computer sorridente che ha accolto gli utenti durante l’accensione per ben 18 anni (sostituito da Apple soltanto nella versione 10.2 con il logo ufficiale) e Clarus il Dogcow, il Muccane, immagine bitmap che ha la sagoma di un cane (Dog) ma con macchie come una mucca (Cow) inizialmente utilizzato per mostrare l’orientamento ed il colore delle pagine da stampare.
Durante una recente conferenza in California, Kare ha raccontato come ha cominciato il suo lavoro e, nell’affascinante discorso, ha condiviso alcuni momenti salienti dello sviluppo iniziale del Mac OS, tra cui l’aneddoto che sta dietro il simbolo di Command. A quanto pare, inizialmente al suo posto c’era la mela Apple ma, quando Steve Jobs lo vide, andò su tutte le furie gridando “Ci sono troppe mele! Stai usando il nostro logo invano!”. A quel punto, sfogliando il dizionario contenente migliaia di simboli, scelse quello poco noto ed utilizzato quasi esclusivamente nei campeggi svedesi, quello che tutti oggi conosciamo e troviamo sulle tastiere dei Mac.
Per i più curiosi segnaliamo in calce all’articolo il video dell’intervista.