SideCar è il nome di una interessante funzionalità che permette di estendere l’area di lavoro del Mac utilizzando iPad come secondo monitor (ne parliamo in dettaglio qui). L’area di lavoro estesa consente di utilizzare app su differenti schermi, duplicare gli schermi, oppure utilizzare la stessa app su entrambi gli schermi (è ad esempio possibile visualizzare un’illustrazione sullo schermo del Mac, mentre si utilizza l’Apple Pencil e gli strumenti e le tavolozze di un’app su iPad).
Il sito AppleWorld.today fa notare che non è possibile riprodurre servizi quali Apple TV+, Netflix e così via usando l’iPad come schermo secondario; l’audio funziona ma lo schermo sull’iPad rimane nero.
Sul forum di supporto di Apple viene spiegato che il problema nasce da meccanismi sfruttati per impedire la copia illegali dei contenuti, uno dei motivi per quale, ad esempio, non è possibile catturare una schermata da Netflix o Apple TV+.
Da diversi anni è stato sviluppato uno standard denominato HDCP (High-Bandwidth Digital Content Protection), un sistema di protezione DRM inizialmente pensato per HD DVD e Blu-ray Disc, atto a impedire fenomeni di pirateria eseguiti attraverso metodi “man in the middle” (intercettando i segnali tra le due parti che credono di comunicare direttamente tra di loro). Riproducendo contenuti protetti da DRM, la protezione interroga il display sul quale viene trasmesso il segnale per assicurarsi che sia effettivamente compatibile con la tecnologia DRM. Se il display di destnazione del flusso video è “legale” (nel senso che è compatibile con i meccanismi di autenticazione sfruttati dalla protezione HDCP) permetterà la visualizzazione dei contenuti, altrimenti si vedrà uno schermo nero o un messaggio di errore.
Questi meccanismi di protezione creano un problema con SideCar, probabilmente perché Apple sfrutta metodi che (forse per limitazioni hardware, mancata volontà di pagare licenze ad hoc o vincoli nel timing del feed video via WiFi), impediscono la visualizzazione di contenuti di questo tipo (persino quelli disponibili su Apple TV+).
Un possibile modo per aggirare il problema è sfruttare Chrome al posto di Safari. Il browser di Google, infatti, permette di riprodurre i contenuti di Netflix senza problemi, probabilmente perché tiene conto di una diversa tipologia di protezione DRM e anche perché Google è meno interessata a proteggere contenuti di servizi in streaming che non sono suoi. Quella di Chrome è in realtà una falla che esiste da tempo ed è stata sfruttata per copiare illegalmente video bypassando le protezioni da Netflix e altri portali che trasmettono in streaming contenuti protetti da copyright. Sembra che Chrome può ad ogni modo riprodurre con questa modalità lo streaming contenuti con una risoluzione massima di 720p, rispetto alla risoluzione 4K supportata da Safari.