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Perché non c’è la calcolatrice su iPad?

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Quando i nuovi utenti di iPad (e anche molti dei vecchi) scoprono che sul tablet di Apple non c’è la calcolatrice rimangono molto sorpresi. Anzi, stupiti. Anzi, in alcuni casi passano dall’essere perplessi all’essere decisamente innervositi.

Come mai non è possibile fare calcoli con il tablet di Apple? Perché non avere a disposizione un comodo strumento come quello presente da sempre sugli iPhone, cioè la buona vecchia calcolatrice che, sugli apparecchi con scherno sufficientemente ampio quando si orienta il dispositivo in direzione orizzontale anziché verticale trasforma la semplice fila di dieci tasti più quelli delle operazioni in una più complessa calcolatrice scientifica con molte e interessanti funzioni? Mentre su Mac può persino diventare una calcolatrice a nastro.

Invece, perché la calcolatrice non c’è su iPad, che oltretutto avrebbe sempre a disposizione lo spazio per mostrare una marea di funzioni grandi e piccole?

La risposta immediata è che per fare semplici calcoli di base (somme, sottrazioni, conversioni e via dicendo) basta usare Spotlight: provate a scrivere 6*6 e vedrete che vi verrà indicato un bel “= 36” sulla stessa riga della ricerca. Forte. Ma i motivi veri e profondi sono altri, ovviamente.

calcolatrice ipad

Le alternative

La calcolatrice di Apple è un classico presente dalla prima versione del sistema operativo del primo Macintosh del 1984. Anzi, ci fu pure dibattito su come rendere tridimensionale l’effetto dei tasti in maniera tale che quando venivano schiacciati dal puntatore del mouse dessero la sensazione di essere effettivamente “premuti”. Ma non è mai stata l’unica.

Altre calcolatrici per i dispositivi Apple esistono. C’è una tradizione antichissima, nell’ecosistema di Apple, che vede il ricorso a strumenti fenomenali e ingegnosi. Come altro definire quel piccolo capolavoro di PCalc, altrimenti? Oppure Tydlig o Calzy, disponibile anche su Apple Watch? E che dire poi di Euclid Calculator, disponibile sia per Mac che per iPhone e su iPad?

C’è persino una variante per ChromeOS raggiungibile utilizzando un link diretto che permette in buona sostanza di avere una calcolatrice dentro il browser. E allora perché non c’è la versione nativa Apple per iPadOS?

calcolatrice ipad

Il mistero svelato

La risposta è semplice: sarebbe brutta e non sarebbe innovativa. È stato un importantissimo dirigente Apple a dirlo esplicitamente, mettendo fine a un decennio di ragionamenti.

In un’intervista del 2020 con MKBHD, Craig Frederighi, a capo del software engineering di Apple, ha fornito quella che forse è stata la prima e perfetta “dichiarazione ufficiale” dell’azienda su questa particolarità: “Sebbene sia facile creare un’app calcolatrice ingrandita, non siamo riusciti a creare un’app calcolatrice iPad davvero eccezionale”. Cioè: non siamo in grado di innovare e quindi non mettiamo fuori una app “ingrandita” che però non aggiunge nulla ed è anzi pure brutta.

Così, anche se è difficile credere che siano passati 12 anni da quando Steve Jobs ha presentato l’iPad originale sul palco, nel 2010, in questi dodici anni Apple non ha mai creato un’app calcolatrice nativa per l’iPad. Per quanto strano possa sembrare, Apple ha venduto un dispositivo informatico di successo che nella sua forma stock non può essere utilizzato (a meno di non attivare Spotlight) per fare dei calcoli.

calcolatrice ipad

La rete ha parlato

La soluzione di Apple è invece sia una opportunità per le terze parti che hanno adattato, come abbiamo visto, molte loro proposte nate per Mac o per iPhone anche al Mac, sia un modo per sbizzarrirsi su come potrebbe essere concepita e realizzata una calcolatrice per iPad.

Una calcolatrice, diciamolo subito, molto difficile. Vediamolo subito, perché ci permette di capire alcune cose. Quando Federighi dice che non sono riusciti a innovare dice in pratica che la sfida è probabilmente impossibile, perché si passa dai 7,9 pollici della versione più piccola dello schermo di un iPad (quello ancora supportato di iPad mini fino alla quinta generazione) a quella più grande dell’iPad Pro da 12,9 pollici. In quei cinque pollici di diagonale ci sta praticamente un mondo, e le interfacce non potrebbero essere più diverse tra loro.

A meno di non inventare una interfaccia modale e modulare, in realtà questa calcolatrice dovrebbe essere pensata per avere almeno tre o quattro classi di interfaccia diversa. Non è che si può semplicemente ingrandire a dismisura il modello per l’iPad più piccolo o rimpicciolire quello per l’iPad più grande. Ogni scala ha i suoi requisiti in termini di equilibrio del design e delle parti. Insomma, bisogna ragionare e calibrare, modificare, creare elementi di valore.

La rete ha proposto mockup che come sempre sono molto creativi ma, come le app disegnate da terze parti, non c’entrano niente con il resto del sistema operativo. Perché magari gli utenti non se ne accorgono ma in realtà c’è una coerenza di fondo che deve essere coltivata: le app del sistema operativo devono avere una coerenza di fondo che non può essere dimenticata o lasciata perdere.

Ci sono ovviamente eccezioni ed esempi che tutti potremmo fare (le app della suite per la creatività personale, ad esempio) ma in generale Apple è diventata molto più stringente su questo aspetto. Senza dimenticare che il processo di disegno e creazione di un pezzo di software, di una app, deve rientrare all’interno di un processo di briefing, sviluppo, test, approvazione (o modifica e nuovo sviluppo) che impegna un certo numero di programmatori, designer e dirigenti, richiedendo inoltre passaggi continui con i responsabili del design e dell’ingegnerizzazione del software. Dovendo tirare fuori nuove versioni dei sistemi operativi ogni anno, oltre a mantenere e “ripulire” dai bug quelle in corso, è probabile che semplicemente non ci siano le energie per fare questo dentro quella che è probabilmente una rincorsa di scadenze e obiettivi intermedi e di lungo periodo.

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La non calcolatrice è meglio?

Alla fine è così: siamo senza calcolatrice. A meno ovviamente di non essere subito smentiti dalla prossima versione di iPadOS che aggiunge una nuova e bellissima calcolatrice con una serie di funzionalità alle quali nessuno aveva sinora pensato ma che in realtà sono eccezionali e irrinunciabili.

In questo caso saremmo tutti pronti a dire che è la magia di Apple all’opera: prendere qualcosa che tutti fanno in un certo modo, pensarci bene e innovarla. Lo abbiamo visto un’infinità di volte e, possiamo dirlo sinceramente, non ci stancheremo mai di rivederlo.

Tuttavia, in questo caso possiamo dire di vedere la stessa capacità di innovare, ma al contrario. Il gusto della misura, la sensazione del limite. La capacità di dire di no. Era la filosofia di Steve Jobs (per ogni sì devi dire mille no) e la logica che sta dietro il buon design: capire quando non funzionerebbe.

Una calcolatrice per iPad non funzionerebbe, non adesso, non ora, non con questo design, non con questa capacità di creare nuove interfacce innovative e nuove funzionalità. È così, molto semplice. Non c’è perché chi si occupa di essere creativo e innovativo ad Apple ha capito che in questo caso non lo sarebbe abbastanza. E siccome l’azienda, a differenza dello stile di altri, non mette in mano ai clienti semilavorati o prodotti in versione preliminare e incompleta, la calcolatrice semplicemente non c’è.

Facile, no?

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