Solo chi non conosce Apple si può attendere che l’Phone low cost sia sinonimo di cellulare economico, ma se ancora qualcuno tra chi legge stesse sognando un telefono da 200 euro, farebbe meglio a prendere nota di quel che scrivono Gokul Hariharan e Mark Moskowitz di JP Morgan secondo i quali il cellulare che si prepara a Cupertino, piuttosto, si avvicinerà alla fascia dei 400 se non 450 euro.
Secondo la coppia di analisti, che mettono nero su bianco in una ricerca quel che il “sentiment” degli osservatori del mondo Apple sa bene, la Mela riproporrà il modello seguito con iPad mini. Un prodotto pienamente in linea per funzionalità e prestazioni con il “fratello maggiore”, ma nello stesso tempo costruito con componenti più economiche. Il mix determinerà, come ha fatto con l’iPad mini, un dispositivo capace di far girare tutto quel che gira sull’iPhone 5, offerto a un costo più economico ma certo non svendendo brand, nicchia di mercato e margini. In termini pratici, dicono i due analisti, possiamo attenderci un prodotto tra i 350 e i 400$, che tradotti in euro, aggiunti di tasse, localizzazione e tradizionale ricarico applicato ai prodotti che da Cupertino sbarcano in Europa, i sopracitati 350/450 euro.
Parliamo di sbarco in Europa perché al contrario di quel che continua a ripetere ossessivamente il tam tam dei siti USA, è piuttosto improbabile che l’iPhone “mini” sia costruito solo per puntare ai mercati in via di sviluppo; il peggior problema di Apple al momento non è la mancata conquista di nazioni non ancora raggiunte dal boom di iPhone e dove probabilmente uno sconto di 200$ su un prodotto che ne costa 600 non fa tutto l’effetto immaginato dagli analisti, ma la perdita di quote di mercato in vari paesi in cui il mercato della telefonia è estremamente maturo. In queste nazioni l’iPhone solo fino a 12/18 mesi fa, aveva il 20 o il 30% del mercato ma ora è sceso ben più in basso, per il boom del mercato smartphone con clienti che comprano i terminali pagandone interamente il costo. In questi contesti proporre uno smartphone a un prezzo che può arrivare a sfiorare i 1000 euro, determina, non importa quanto è buono quel telefono, la semplice impossibilità di competere con la concorrenza che prima non esisteva ma che ora dopo essere stata colta alla sprovvista, offre prodotti simili a un costo di un terzo. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: negli USA, Apple lotta alla pari con il mondo Android, in Europa i telefoni con il sistema operativo Google dominano il mercato e stanno spingendo iPhone verso una nicchia.
Lo stesso problema peraltro Apple lo avrà anche negli USA, dove sembra sulla via del declino il sistema di sovvenzione dei terminali e dove presto Apple potrebbe essere costretta a confrontarsi sul piano del prezzo, in uno scenario simile a quello di molti paesi europei, senza lasciare ai carrier il gravoso, economicamente, compito di mascherare la differenza di prezzo tra un telefono Android e un iPhone. Anche qui un iPhone più economico presto potrebbe non solo avere un senso, ma essere una necessità.
Insomma, un cellulare da 400 dollari (o 450 euro) come potrebbe essere l’iPhone low cost non può sicuramente convincere chi cerca telefoni da 200 euro o da 100 euro come accade in paesi in via di sviluppo, ma certamente, con il suo fascino e l’appeal del brand, iè n grado di insinuare un tarlo nei paesi come il nostro, dove stanno dominando prodotti da 250 o 300 euro spingendo una parte del mercato che oggi resta distante da Apple proprio per ragioni di prezzo, ad abbracciare il telefono con la Mela sopra.