Apple dice “sì” allo standard pan europeo per i caricabatteria per la telefonia portatile. A sorpresa il nome della società di Cupertino figura nell’elenco delle realtà che hanno sottoscritto un accordo con l’Ue che sta cercando di armonizzare i sistemi di ricarica, unificando lo standard.
Lo scopo dell’Ue è quello di impedire la proliferazione dei caricabatteria oggi rinnovati ogni volta che si cambia cellulare; gettando nella spazzatura quelli vecchi i cittadini europei causano la proliferazione per migliaia di tonnellate ogni anno di rifiuti speciali. In pratica, nello scenario dipinto dall’Unione, una volta acquistato un caricabatteria questo funzionerà con tutti i cellulari, anche quelli nuovi che andremo ad acquistare, riducendo, oltre che i sopraccitati costi di smaltimento, anche quelli di acquisto dei dispositivi.
Nonostante non ci sia stupore nè nelle decisioni dell’Ue, nè nell’adozione del micro-Usb, l’apparizione di Apple nell’elenco delle società che hanno deciso di sostenere lo sforzo dell’Unione è sicuramente un dato da segnalare. Attualmente Cupertino usa negli iPhone, sì un connettore Usb, ma che termina con il ben noto “spinotto” dock che è strettamente proprietario. Se dal dock passassero solo l’energia elettrica e i dati che finiscono ad iTunes il suo abbandono per il micro-Usb non sarebbe un problema, ma la Mela ha storicamente usato il connettore per trarre profitti dai costruttori di accessori ai quali viene concesso di costruire dispositivi compatibili solo dietro il pagamento di royalties.
Al momento è quindi difficile capire quale potrebbe essere lo scenario futuro. Apple collocherà una presa micro-Usb accanto al dock (difficile vista l’ossessione per la semplificazione che impera a One Infinite Loop) o procederà ad una qualche soluzione alternativa come ad esempio un qualche chip di autenticazione dei dispositivo compatibili? Oppure realizzerà un mini dock accanto ad una micro-Usb con un connettore Apple che integra tutti e due, così che chi vuole solo caricare sfrutterà solo il micro-Usb con un caricabatterie standard mentre tutti gli altri servizi passeranno dal mini-dock e da un connettore integrato Apple? E che ne sarà degli attuali accessori compatibili con il dock? Sarà necessario qualche adattatore o finiranno per diventare inservibili?
Per la risposta non dovremo attendere molto. Nei piani di Guenter Verheugen, commissario all’industria, la norma che unifica i sistemi di ricarica dovrebbe entrare in vigore entro il 2010 e man mano i produttori si adegueranno, rilasciando nuovi prodotti rispettosi delle regole dell’unione. Non è quindi da escludere che già il prossimo iPhone, in arrivo molto probabilmente la prossima estate, possa fornire qualche indizio sulla strada che Apple intende intraprendere.