Apple combatte da anni contro Corellium, azienda specializzata in software di virtualizzazione di dispositivi mobili, accusata dalla Casa di Cupertino di violazione del copyright per avere replicato il sistema operativo di iPad e iPhone per creare un sistema di test per le aziende che vogliono controllare l’uso di app e sistemi di sicurezza.
L’ultimo capitolo di questa saga vede Apple sconfitta: un tribunale americano ha stabilito che Corellium non viola alcun copyright con i suoi prodotti.
Le due aziende si combattono in tribunale dal 2019; avevano raggiunto un accordo nel 2021 ma le dispute non sono del tutto finite.
Bloomberg riferisce che la Corte di Appello federale dell’Undicesimo Circuito ha stabilito lunedì 8 maggio che il simulatore CORSEC di Corellium è protetto dalla dottrina del “fair use”, secondo cui determinati utilizzi di materiale protetto da copyright possono essere considerati corretti. Il “fair use” (l’uso leale o equo) è considerato tale per finalità di critica, commento, informazione, insegnamento, istruzione o ricerca. La dottrina in questione consente di replicare determinati lavori in determinate situazioni.
Corellium ha sostenuto che le sue macchine virtuali con iOS servono unicamente a scopo di ricerca in ambito sicurezza, e il tribunale ha dato loro ragione. Il collegio composto da tre giudici ha stabilito che i prodotti di Corellium consentono un “ulteriore avanzamento scientifico”, permettendo ai ricercatori di sicurezza di accedere ad importanti sistemi operativi, scrivendo ancora che iOS è “un software operativo funzionale” che non rientra nell’ambito dei contenuti protetti dal diritto di autore.
Come risultato di quanto stabilito dal tribunale, Corellium può continuare a offrire macchine virtuali con iOS ai suoi clienti e Apple non può citare in giudizio l’azienda che offre questa possibilità. Già nel 2020 un giudice federale aveva stabilito che l’uso di iOS da parte di Corelium rientrava nella definizione di fair use.
Corellium vende abbonamenti a macchine virtuali con iOS utilizzabili individualmente o in ambiti aziendali ma le richieste vengono valutate singolarmente impedendo l’uso per scopi malevoli. I prezzi di queste macchine virtuali variano da 99$ a 295$ al mese.