Dopo l’accordo con Goldman Sachs per il lancio di un conto risparmio negli USA con interessi del 4,5%, Apple ha portato un terremoto nel mondo del credito in tutto il mondo ed è sempre più impegnata nel settore finanzario.
Lo spiega Open.online evidenziando un post di Roberto Nicastro, banchiere di lungo corso er 18 anni direttore generale di Unicredit, oggi fondatore e presidente di Banca AideXa.
«Apple è finalmente diventata una Banca e un nemico temibile per le banche al dettaglio?», si chiede Nicastri e la risposta è: “Sì, Apple sta diventando sempre più il concorrente da incubo per le banche e gli altri operatori finanziari, non perché diventerà una Banca (potrebbe non diventarlo mai), ma perché ora sta ridefinendo in modo radicale e innegabile il retail banking come lo conosciamo, e forse sta evolvendo la propria interfaccia bancaria per i clienti nel gateway principale per i servizi di retail banking».
Nicastro prevede che anche Google si muoverà nello stesso ambito e spiega che i “consumatori sono chiaramente i vincitori a breve termine”, sottolieando che i regolatori e i Governi, tuttavia, devono prendere nota, monitorare ed eventualmente reagire, poiché i rischi per la concorrenza nei servizi bancari al dettaglio e l’eccessiva concentrazione di potere derivante dalla “quota di dati totali” del cliente sono evidenti”. E ancora: “La reazione delle banche storiche richiederà cambiamenti sostanziali nei modelli di business e nell’architettura tecnologica. Anche le Fintech devono adattarsi al nuovo ambiente, eventualmente riposizionandosi o collaborando con altri attori in questo nuovo ecosistema».
Apple vanta oltre un miliardo di clienti e se nel 2014 Apple Pay fu accolto tiepidamente, ora è sfruttatod al 75% degli utenti iPhone.
Cupertino non intende – almeno per ora – chiedere una licenza bancaria ma “con Apple Savings, i consumatori troveranno più facile ottenere un tasso competitivo sui depositi in contanti, riducendo così uno dei flussi di profitto più significativi per le banche (i ribassi dei depositi). Inoltre, utilizzando Apple Pay e Apple Tap to Pay per chiudere il circuito dei pagamenti in molte transazioni, Apple potrebbe minacciare in modo significativo i vasti ricavi di Visa, Mastercard e PayPal (attualmente i maggiori operatori a livello mondiale per capitalizzazione di mercato nel retail banking). Vale la pena notare che Mastercard è un partner importante per Apple Pay Later. Inoltre, nel settore dei prestiti al consumo e dei mutui, potrebbe battere le banche non solo per quanto riguarda l’accesso ai clienti, ma anche per la ricchezza del credit scoring» (il punteggio di creddito, un elemento che – almeno in teoria – rappresenta l’affidabilità creditizia di una persona).