Ce la farà Microsoft a riavviarsi? Secondo la giornalista di Vanity Fair Bethany McLean la risposta è nascosta più che nel passato di Microsoft – Bill Gates e Steve Ballmer – nel suo futuro: il Ceo Satya Nadella. I tre uomini di Microsoft sono stati intervistati e messi a confronto su Vanity Fair in un articolo che, a sorpresa, non ha a molto a che fare con il glamour.
Bethany McLean passa in rassegna alcuni dei passi falsi di Ballmer (Windows Vista, la mancanza di investimenti nella telefonia mobile e nella ricerca) e sottolinea come Microsoft, nonostante i profitti non manchino grazie al sistema operativo Windows e alla suite di programmi Office, non abbia un impatto decisivo nel settore della tecnologia oggi. “Come ha dichiarato John Thompson a Fortune, ‘ci sono alcune caratteristiche di Microsoft oggi che ricordano IBM negli anni Novanta’. Questo confronto fa particolarmente male, perché, è risaputo, IBM proprio negli anni Novanta veniva rovesciata da una giovane e aggressiva Microsoft”.
Lo sguardo della giornalista di Vanity Fair va quindi al futuro di Microsoft, al suo Ceo Satya Nadella, che intervista insieme con Bill Gates. Nadella ha l’immagine del Ceo moderno di un impero hi-tech, che con il suo stile friendly non sembrerebbe nemmeno un dirigente di Microsoft, almeno come se li immagina chi ha presente la pubblicità Mac vs PC. Forse sarà proprio lui, Satya Nadella, che non indossa gilet imbarazzanti e preferisce indossare giacca e camicia, a riavviare Microsoft restituendo a questo gigante della tecnologia un po’ di vitalità.
A convincere la giornalista che questa sia la volta buona per il riavvio di Microsoft, ci sono i tratti comuni di Satya Nadella e Bill Gates: entrambi ingegneri, entrambi uomini d’affari, riescono a lavorare bene insieme (Gates quando Microsoft ha annunciato la nomina di Nadella ha deciso di dedicare più tempo a Microsoft) e condividono uno slogan, “Re-inventare la produttività”. Sarebbe questa la visione di Gates e Nadella e loro ci credono davvero.
“Quando ho domandato loro cosa li eccita di più del loro lavoro – scrive la giornalista, impressionata dalla loro intesa -, Nadella ha guardato Gates e gli ha chiesto ‘Vuoi che cominci io?’. ‘Certo’, gli ha risposto Gates. ‘Questo è un mondo meraviglioso e quello che manca è l’attenzione all’uomo. Non c’è lavoro migliore di quello che permette di essere attento all’uomo, realizzando il software giusto che consenta alle organizzazioni e agli individui di ottenere di più dal proprio tempo”. Chissà, forse questo entusiasmo di Nadella, con il sostegno di Bill Gates, potrebbe aiutare davvero Microsoft a riaccendersi.