L’analista Ming Chi Kuo parla di “lancio forte” dopo aver esaminato suoi dati dopo le prime 72 ore della messa in vendita dei nuovi iPhone 11 e iPhone 11 Pro.
In una nota inviata agli investitori e riportata dal sito Appleinsider, l’analista riferisce che i consumatori statunitensi sono quelli più fedeli per quanto riguarda la lineup top di gamma degli iPhone, e quelli che più beneficiano della proliferazione dei programmi trade-in e altri programmi che consentono di pagare a rate con zero interessi.
Per quanto riguarda la linea iPhone 11 Pro, questi a quanto pare negli USA avrebbero ottenuto maggiore interesse degli iPhone 11, ma la domanda per i modelli di fascia più bassa è sempre forte.
Secondo l’analista, la richiesta di iPhone 11 è più forte in Cina che negli Stati Uniti. In questa regione, Kuo vede l’iPhone 11 come “un’eccellente scelta di aggiornamento” per i molti utenti che hanno ancora iPhone 6 a iPhone 7 e sono legati all’ecosistema di Apple; il prezzo inferiore starebbe trainando le vendite di questo modello.
TF International Securities ha modificato al rialzo le previsioni di Phone 11 e iPhone 11 Pro per il solo anno civile 2019, indicando numeri tra i 70 milioni e i 75 milioni di unità. Si tratta di un incremento rispetto alle precedenti stime che riferivano di vendite tra 65 milioni e 70 milioni di unità.
Un grande fattore di rischio citato nelle stime dell’analista è la potenziale escalation della guerra commerciale tra USA e Cina che porterebbe a nuovi dazi sugli iPhone dal 15 dicembre. Kuo ritiene che i prezzi di iPhone non cambieranno eventualmente in seguito ai dazi doganali ma che Apple assorbirà la maggiorazione dei prezzi, con un ovvio contraccolpo per quanto riguarda i profitti e una mossa che consentirebbe di evitare un innalzamento dei listini.
Apple ha cominciato a offrire la possibilità di prenotare gli iPhone 11 da venerdì 13 settembre, con disponibilità a partire da venerdì 20 settembre.