Secondo Mark Zuckerberg, Apple e Meta sono in una fase di “profonda e filosofica competizione” nella creazione del metaverso, lasciando intendere che le due aziende sono pronte a scontrarsi nella vendita di hardware per la Realtà Aumentata e la Realtà Virtuale, proponendo sul mercato visioni per vari aspetti completamente diverse.
Le parole del CEO di Meta sarebbero state riferite ai suoi dipendenti all’inizio di questo mese, parlando di una competizione con Apple per determinare “la direzione che internet dovrebbe intraprendere”, commento che è stato pronunciato nell’ambito di un incontro i cui dettagli sono riportati dal sito The Verge.
Secondo Zuckerberg, Meta intende posizionarsi come alternativa più aperta e meno cara a Apple, con quest’ultima che si appresterebbe a presentare il suo visore per la Realtà Aumentata entro la fine dell’anno. “È una competizione di filosofie e idee nella quale loro ritengono di poter fare tutto da soli, con una integrazione spinta pensata per una migliore esperienza utente, e con noi che crediamo che c’è molto da fare con specializzazioni in aree diverse, permettendo l’esistenza di un più ampio ecosistema”.
Il rebranding di Facebook in Meta, sarebbe anche un modo per proporre il concetto di interoperabilità del metaverso, o quello che Zuckerberg vede come il prossimo grande cambiamento nell’informatica dopo gli smartphone. Meta ha recentemente contribuito alla creazione del Metaverse Open Standards Group con Microsoft, Epic Games, Adobe, Autodesk, Nvidia, Qualcomm e altri nomi, un consorzio che mira a definire un insieme di standard aperti in modo che le varie piattaforme del settore possano comunicare e interagire tra loro. L’idea è quella di stimolare la creazione di protocolli aperti che permetteranno alle persone di muoversi facilmente tra mondi immersivi 3D; Apple ha deciso di non far parte di questo gruppo, perché ha probabilmente una visione diversa di quella che ha in mente Zuckerberg. Il CEO di Meta ha spiegato ai dipendenti che l’approccio della Casa di Cupertino è creare hardware e software che può controllare strettamente, alla stregua di quanto fatto con iPhone, ma a suo modo di vedere potrebbe non essere scelta saggia per il metaverso, ammettendo ad ogni modo che è ancora presto per stabilire cosa è meglio e cosa è peggio.
Se i settori AR/VR decolleranno come Zuckerberg spera, il suo obiettivo è collocare Meta alla stregua di come Google ha fatto con Android nel mondo degli smartphone. Il visore Quest di Meta in effetti già ora permette il sideloading di app (l’uso di app da fonti alternative), e anche se il prezzo del visore in questione è stato recentemente aumentato (da agosto costerà 499,99$), l’hardware è probabilmente venduto a prezzo di costo se non addirittura in perdita, perché l’obiettivo è molto più ambizioso della semplice vendita di un dispositivo: inglobare quante più realtà possibili nel suo progetto e nella sua visione, con la speranza di allungare sempre più l’elenco dei soci e “isolare” Apple.