Apple starebbe pianificando per marzo 2020 l’uscita di un iPad Pro che prevede una fotocamera posteriore con integrato un dispositivo di rilevamento della profondità degli oggetti. A riferirlo è il sito sudcoreano The Elec, citato a sua volta da Macrumors.
L’indiscrezione cita non meglio precisate fonti del settore industriale, affermando che Derkwoo Electronics, produttore sudcoreano a contratto, fornirà alcuni dei componenti di cui Apple ha bisogno per il modulo-fotocamera 3D, inclusi elementi di rinforzo e supporti. La produzione in serie di questi componenti dovrebbe essere avviata per la fine del 2019.
Il sensore 3D di profondità a quanto pare dovrebbe sfruttare tecnologia time-of-flight (ToF), sensore previsto anche per gli iPhone 2020. L’uso di sensori ToF permetterebbe di catturare immagini in 3D generando mappe di profondità calcolando il tempo impiegato dagli impulsi laser o dalla luce laser modulata per rimbalzare sulla superficie di un oggetto, migliorando la qualità di foto e funzioni varie per la Realtà Aumentata.
Come accennato, anche per l’iPhone 2020 dovrebbe usare un sensore di questo tipo ma secondo il sito sudcorano Apple avrebbe stranamente deciso di sfruttare la tecnologia prima sull’iPad Pro. In particolare – a loro dire – il nuovo iPad Pro dovrebbe arrivare a marzo, mentre l’iPhone tipicamente a settembre dello stesso anno.
Apple ha rilasciato il primo iPad Pro a novembre del 2015; la seconda generazione è arrivata a giugno del 2017 e la terza generazione a ottobre 2018. Presentando la quarta generazione a marzo 2020, la Mela infrangerebbe la tempistica media dei rilasci finora seguiti, ma non è un’ipotesi da escludere.
Bloomberg in precedenza ha riferito dell’arrivo di una nuova lineup di iPad Pro con processori più veloci e fotocamere aggiornate per la fine del 2019, mentre il blog giapponese Mac Otakara ha previsto l’arrivo di nuovi iPad Pro con tripla lente fotografica per ottobre, solo cinque mesi prima del presunto refresh previsto a marzo 2020.
Strano anche che Apple decida di integrare per prima su iPad Pro, novità che – tipicamente – prima preferisce presentare su iPhone. In passato non sono mancate volte in cui gli iPad hanno sfruttato prima degli iPhone novità quali; i chip A4 e A5, e la tecnologia LTE. L’indicazione del 2020 potrebbe essere pura speculazione e Apple avere una roadmap del tutto diversa da quella ipotizzata dai sudcoreani.
Rispetto ad altre soluzioni, il vantaggio di un sensore ToF è nella velocità di costruzione della mappa di profondità oltre alla riduzione dei costi complessivi. Le mappe che è possibile generare al volo possono essere combinate con la lettura della camera posteriore realizzando, tra le altre cose, modelli 3D abbastanza realistici, ricostruendo la forma tridimensionale di quanto osservato. Funzionalità di questo tipo potrebbero essere utili, tra le altre cose, anche per rimuovere sfondi indesiderati da foto e video, e per creare immagini con effetto bokeh ancora più realistiche. I sensori Tof vengono impiegati da tempo sugli smartphone Huawei.