Per Intel è il tempo dei “due in uno”, computer multifunzione, che sono in parte tablet e in parte ultrabook. È stata questa nuova generazione di dispositivi, non nuovissimi ma sui quali ora l’azienda di Santa Clara punta massicciamente, a conquistare il centro della scena del Computex di Taiwan di cui Tom Kilroy, Executive Vice President di Intel, ha tenuto il discorso di apertura.
Kilroy ha messo l’accento, appunto, sull’ultra mobilità e in particolare sui nuovi processori basati su microarchitettura Haswell a 22 nm, destinati al mondo degli Ultrabook le cui tecnologie consentirebbero un incremento del 50% nella durata della batteria con carichi di lavoro attivi rispetto alla precedente generazione. Si tratta del miglioramento più significativo apportato da una generazione all’altra nella storia dell’azienda, che per alcuni Ultrabook basati sui nuovi processori, equivale a oltre 9 ore di autonomia con carichi di lavoro attivi. Per alcuni sistemi che saranno disponibili sul mercato quest’anno si prevedono da 10 a 13 giorni di standby con dati aggiornati con un’unica ricarica. Per ottenere questi risultati, Intel ha superato le aspettative per la riduzione del consumo energetico a livello di CPU scendendo fino a soli 6 watt e ha lavorato a livello di sistema complessivo per l’ottimizzazione del consumo energetico.
I processori di quarta generazione sono inoltre dotati di grafica integrata con prestazioni paragonabili a quelle delle schede grafiche dedicate e fino a due volte superiori rispetto alla precedente generazione. In alcune versioni dei nuovi processori è integrata la GPU Iris con prestazioni superiori.
Alcuni ultrabook basati questi processori potranno offrire, come accennato in apertura, la mobilità tipica di un tablet, trasformandosi in dispositivi due in uno di fascia alta (con funzionalità touch e tastiera) avendo, in pratica,le prestazioni di un Ultrabook e le tipiche funzioni (accensione rapida, capacità di interazione touch) di un tablet.
Kilroy ha poi evidenziato i progressi realizzati nel trasferire sistemi percettivi simili a quelli dei sensi umani mostrando un’interazione “immersiva” basata su voce e gesti a breve raggio dotando di “occhi” alcuni nuovi Ultrabook tramite la fotocamera Creative Senz3D (in commercio dal prossimo trimestre). Per il futuro, Kilroy ha descritto una Intel impegnata nello sviluppo di una soluzione integrata per incorporare direttamente la tecnologia della fotocamera 3D in futuri dispositivi previsti per il secondo semestre del 2014.