Apple e Qualcomm sono al lavoro per lanciare prima possibile l’iPhone con supporto alle tecnologie 5G. La conferma arriva da Cristiano Amon, Presidente di Qualcomm Technologies, nel corso dello Snapdragon Tech Summit, evento in occasione del quale sono state presentate, tra le altre cose, le piattaforma mobile Snapdragon 865 e Snapdragon 765 e 765G.
Amon ha lasciato trapelare qualche dettaglio sull’accordo con Apple per la fornitura di chipset stipulato ad aprile di quest’anno, facendo capire che il primo iPhone 5G potrebbe non includere tutto il front-end RF a corredo implementato dai Qualcommm, una decisione intesa a garantire l’arrivo dell’iPhone 5G prima possibile sul mercato. «La priorità numero uno della relazione con Apple è lanciare prima possibile il loro telefono».
Il ciclo di sviluppo di iPhone 5G sembrava abbastanza distante quando l’accordo è stato stipulato ad aprile, ma ora le due aziende devono affrettarsi se vogliono implementare il front-end RF a supporto del 5G partendo da tecnologie Qualcomm. All’implementazione devono infatti seguire prototipi e test sul campo in varie condizioni prima di avviare la produzione vera e propria di un nuovo dispositivo.
Amon ha ribadito che l’accordo con Apple per sfruttare il modem Snapdragon è pluriennale, riferendo ad ogni modo di un abbassamento delle aspettative relativamente al front-end per via degli accordi siglati in ritardo. Apple, a quanto sembra di capire, aveva già definito stabilmente determinate funzionalità relative alle tecnologie radio 5G che vedremo nei futuri iPhone, scelte fatte con largo anticipo rispetto a quanto è previsto l’arrivo sul mercato (settembre 2020). «Siamo stati ri-coinvolti più tardi di quanto entrambi avremmo voluto ma abbiamo lavorato insieme per trarre il maggior vantaggio possibile da quello che è stato già fatto, in modo da lanciare nei tempi previsti il telefono con il 5G».
Il font-end 5G – in altre parole l’insieme di antenne, sintonizzatori e amplificatori di potenza – è importante per garantire il funzionamento con radio-frequenze e tecnologie a segnali misti. Qualcomm definisce il nuovo Snapdragon «Un sistema di modem-RF 5G”, lasciando intendere che il suo front-end è fondamentale per ottenere il massimo dall’implementazione 5G.
Apple ha preferito in passato rivolgersi ad altri fornitori (es. Avago e Skyworks) per componenti relative al front-end ma ora potrebbe dover scegliere Qualcomm anche perché a quanto pare solo questo produttore offre le antenne nello spettro delle onde millimetriche che funzionano con le reti 5G di Verizon e AT&T. Soprese potrebbero arrivare anche dalla divisione chip-modem di Intel (nel frattempo acquisita da Apple) che da tempo stava lavorando su tecnologie 5G.
Resta solo da vedere se l’eventuale front-end di Intel sarà uguale o superiore in termini di performance a quello di Qualcomm. Il Presidente di Qualcomm ha ad ogni modo riferito che l’azienda da lui guidata è felice dei progressi fatti, riferendo ancora di aspettarsi da Apple «grandiosi dispositivi».
L’adozione di tecnologie sofisticate sul fronte delle antenne per iPhone 5G è già stato anticipato più volte da Ming Chi Kuo. Secondo recenti report solo gli iPhone 2020 top di gamma potrebbe sfruttare sia le connessioni mmWave a corto raggio ma più veloci che quelle sub-6GHz a lungo raggio, più veloci del 4G ma che non raggiungono le pretazioni top del 5G. Quest’ultima tecnologia invece potrebbe essere l’unica implementata negli iPhone 5G più economici.
Tutto quello che c’è da sapere su iPhone 11 e iPhone 11 Pro è in questo approfondimento di macitynet, invece per tutto quanto emerso finora su iPhone 5G 2020 rimandiamo a questo articolo.