Il nuovo report di Greenpeace intitolato Clicking Clean assegna ad Apple il riconoscimento di società hi-tech più verde al mondo. È il terzo anno consecutivo che Cupertino si piazza in prima posizione in una graduatoria che ha grande visibilità nel mondo occidentale e nei mercati maturi, dove l’impegno per le energie pulite e la riduzione dell’inquinamento è considerato un fattore distintivo per aziende e privati.
Apple ha ottenuto il voto massimo (A) in ben 4 categorie su 5: trasparenza energetica, impegno sulle energie rinnovabili, efficienza energetica e anche per l’approvvigionamento da fonti rinnovabili. Il voto per Cupertino risulta invece solo leggermente inferiore (B invece di A) per la categoria Advocacy, vale a dire patrocinio e difesa delle tematiche green.
Nel report di Greenpeace si evidenzia che l’impronta energetica del settore IT mondiale è stimata al 7% del consumo totale di energia, dato dalla costruzione e alimentazione dei dispositivi, centri dati e infrastrutture. Entro il 2020 si prevede un incremento di tre volte del traffico web globale e di conseguenza un aumento dei consumi, ragione per cui è sempre più importante un approccio green ed ecocompatibile per le società che gestiscono piattaforme.
Oltre ad Apple Greenpeace loda i risultati raggiunti da Google, Facebook e anche da Switch, società del Nevada USA che gestisce centri dati. Ormai da diversi anni Apple investe pesantemente in energie rinnovabili a ogni livello, dagli Apple Store, Campus e uffici sparsi nel mondo, fino a sensibilizzare e dirottare su strategie green anche i propri fornitori e costruttori. Apple punta a diventare una società completamente alimentata da fonti di energia rinnovabili per il 100% del suo fabbisogno.