Il mercato globale smartphone segnala il peggior declino di sempre nel primo trimestre del 2020, con vendite calate fino al 20,2%. A riferirlo è o Gartner, azienda che si occupa di consulenza, ricerca e analisi.
Il declino è ovviamente causato dalla pandemia COVID-19 e dalla conseguente ricaduta economica, con conseguenze per tutti i vendor nei primi cinque posti in classifica ad esclusione di Xiaomi che ha incrementato le vendite anno su anno del 14%.
Vendite in calo o meno, secondo Gartner nel primo trimestre di quest’anno sono stati acquistati oltre 299 milioni di dispositivi, numeri inferiori rispetto ai 375 del primo trimestre dello scorso anno.
Poche settimane addietro IDC ha riferito di spedizioni pari a 276 milioni di unità, con un calo del 11,7%. Stando ai dati indicati da Gartner, Huawei è quella che ha perso di più, con un calo del 27,3%; Samsung ha registrato un calo del 22,7% e Apple dell’8.2%. La sudcoreana Samsung rimane ad ogni modo il top vendor con un market share del 18,5%.
“Il COVID-19 ha avuto un impatto negativo nella vendita degli smartphone Samsung durante il trimestre”, riferisce Anshul Gupta, senior research analyst di Gartner; “ad ogni modo il declino poteva andare molto peggio”. “La sua limitata presenza in Cina e l’ubicazione degli stabilimenti di produzione all’infuori della Cina, hanno permesso di evitare un calo ancora più sostanziale”.
A Apple è andata tutto sommato bene con un calo di “solo” 8,2%; la Mela ha venduto 40,92 milioni di smartphone, in calo di 3,7 milioni rispetto ai 44,57 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
a Oppo è andata peggio con una diminuzione del market share del 19,1%. Xiaomi è invece riuscita a incrementare il market share e secondo Gartner il merito è della linea Redmi che ha avuto successo a livello internazionale e per via di aggressive politiche sui canali online.
