L’auto a guida autonoma sulla quale Apple starebbe lavorando da qualche tempo, potrebbe integrare paraurti retrattili sia davanti, sia dietro la vettura, elementi in grado di scomparire permettendo di agevolare il parcheggio anche negli spazi ristretti, elementi estendibili automaticamente verso l’esterno per proteggere invece l’auto in mezzo al traffico.
Del brevetto in questione riferisce il sito AppleInsider che ha scovato specifici riferimenti presso il Patent and Trademark Office statunitense. I paraurti, come noto, sono parte della carrozzeria di un veicolo la cui funzione è quella di prevenire, limitare o attutire i danni di collisioni a bassa velocità (non sono in grado di ridurre i danni causati da impatti ad alte velocità). In passato si usavano elementi distaccati dalla carrozzeria ma ora si preferiscono generalmente elementi pressoché invisibili in quanto non alterano la linea del mezzo.
Nel brevetto, Apple fa riferimento a camere d’aria gonfiabili dietro i paraurti, elementi che possono essere gonfiati e sgonfiati ad hoc, per permettere ai paraurti di diventare retrattili. La possibilità di retrarre i paraurti può essere comoda per aumentare lo spazio di manovra qualora sia rilevata la presenza di ostacoli all’interno dei parcheggi, scongiurando possibili urti.
In auto moderne come ad esempio la nuova Audi S8 sono presenti meccanismi di assistenza alla manovra che evitano gli urti imminenti mediante piccoli impulsi allo sterzo e azioni frenanti autonome, fino all’arresto; ad esempio qualora rilevi la presenza di ostacoli all’interno dei parcheggi. L’avvertimento per l’avvicinamento al cordolo dei marciapiedi scongiura il danneggiamento dei cerchi durante il parcheggio. Mediante molteplici visualizzazioni, le telecamere perimetrali consentono di eseguire le manovre con la massima precisione osservando sia il traffico trasversale sia il posizionamento delle ruote. Meccanismi simili potrebbero essere usati da Apple per decidere in autonomia la migliore manovra possibile.
A tutt’oggi non è chiaro cosa intende fare Apple con il cosiddetto “Project Titan”, il programma che avrebbe dovuto portare alla nascita di veicoli a guida autonoma con il marchio Apple. Per anni Cupertino ha continuato a registrare brevetti specifici (non solo negli USA ma anche in Europa) e assunto personale che non lasciava dubbi sulla volontà di competere nello sviluppo di vetture senza conducente.
Nel 2017 è anche arrivata una sorta di conferma con l’ottenimento dallo stato della California dei permessi per cominciare test specifici. Pochi giorni addietro Apple ha acquisito Drive.ai, società che sfrutta tecnologie di intelligenza artificiale in veicoli automatizzati e che da tempo offre servizii di noleggio a guida autonoma usando dei van dedicati.
Su macitynet trovate tutte le notizie dedicate a Project Titan e Apple Car a partire da questa pagina.