Pegatron, subappaltatore di Apple, è di nuovo nel mirino dell’associazione indipendente China Labor Watch. In un nuovo report si menzionano morti per motivi inspiegabili nelle fabbriche di Shanghai dove viene assemblato, tra gli altri prodotti, anche iPhone 5c. L’attenzione di China Labor Watch è concentrata in particolare sul caso di un ragazzo di 15 anni, Shi Zhaokun, morto di polmonite il 9 ottobre. Il ragazzo era stato assunto il 4 settembre dopo gli esami medici di rito. L’associazione parla di ritmi di lavoro di 12 ore al giorno, con rotazione del personale consentita solo ogni tre mesi.
L’ONG accusa Pegatron di non aver indagato la causa di queste morti, anche se probabilmente sono da attribuire alle condizioni di lavoro. I responsabili della fabbrica hanno negato responsabilità e i familiari non hanno potuto pagare accertamenti autoptici per verificare le cause della morte. L’associazione ha lanciato un appello per le donazioni e chiede ad Apple di alzare la voce e fare chiarezza.
Non è la prima volta che Pegatron è accusata di violare i diritti dei lavoratori e non solo. A luglio di quest’anno le società di ricerca e assunzione personale, incaricate da Pegatron della gestione e del reclutamento di migliaia di nuovi dipendenti, sembrano abbiano trattenuto documenti e parte delle paghe dei dipendenti, per evitare che gli operai lasciassero l’impiego prima di un periodo minimo.