Neodron, un noto patent troll, ha preso di mira Apple e altre aziende del mondo IT per presunta violazione di quattro brevetti che riguardano le tastiere capacitive e alcuni sensori usati su iPhone 11, iPad Pro di terza generazione e altri prodotti simili di vendor quali Microsoft e Samsung.
I patent troll sono entità che basano la loro attività economica sulla registrazione generalizzata ed indiscriminata del maggior numero possibile di brevetti, al fine di richiedere il pagamento delle relative royalties a chiunque utilizzi quelle tecnologie o quei metodi di produzione.
A riferire della vicenda è Appleinsider spiegando che due dei brevetti in questione riguardano varie funzioni delle tastiere capacitive. In particolare, secondo il patent troll, Apple avrebbe sfruttate sue paternità legate alle tastiere nel design di iPhone 11, brevetti registrati nell’ottobre 2010 e marzo 2011.
Gli altri due brevetti riguardano sensori touch e di prossimità sfruttati su iPhone 11 e iPad Pro da 12,9″ di terza generazione. I brevetti relativi ai sensori di prossimità e touch sono stati registrati presso il . Patent Office statunitense rispettivamente nel giugno del 2014 e a luglio del 2016.
Come accennato a essere presa di mira non è solo Apple ma Neodron ha avviato azioni legali per gli stessi motivi contro Amazon, ASUS, LG, Microsoft, Sony e Samsung.
Neodron è una compagnia irlandese di facciata nata nel 2018, nota per i suoi continui tentativi di citare in giudizio grandi nomi, affermando che aziende quali Amazon, Dell, HP e Samsung avrebbero violato brevetti di sua proprietà.
Da anni il settore IT combatte con patent troll che registrano brevetti relativi a idee astratte e a volte piuttosto ovvie, che nella pratica non vengono applicate o da sfruttare per ottenere denaro da sviluppatori di tecnologie simili che le usano in progetti reali. Sforzi congiunti del settore hanno portato all’invalidamento di vari brevetti ma servono modifiche al sistema dei brevetti statunitense e meccanismi che consentano impedire la falsificazione o distorsione dei fatti, occultare documenti e combattere “piranha” in giro per il mondo: una vera e propria piaga che fanno perdere tempo e denaro e tarpa le ali alle compagnie più innovative.
A gennaio d quest’anno Apple e altre 34 multinazionali hanno esortato l’Europa a impedire ai troll di brevetti di ricattare le aziende per concedere loro in licenza la tecnologia rivendicata. Nella lettera le varie aziende e quattro gruppi industriali, hanno evidenziato alle autorità che i i troll di brevetti stanno soffocando l’innovazione, chiedendo regole rigide per impedire ricatti.