Tanto divertimento in volo e nelle fasi di pilotaggio e alta qualità per foto e video: sono queste in sintesi le promesse di Parrot Bebop Drone, il quadricottero Parrot di terza generazione presentato oggi a Milano a media e stampa italiani. Per introdurre il nuovo drone ai giornalisti è stata scelta una location ideale per test e prove sul campo di Parrot Bebop Drone, infatti la presentazione si è svolta in La Posteria, locale per eventi a pochi passi da Piazza Castello di Milano. Dotato di un’ampio salone, non solo spazioso ma anche ben sviluppato in altezza e ben illuminato da un’estesa vetrata al soffitto, quindi con luce e spazio in abbondanza per effettuare giri di prova oltre che test in fase di ripresa per fotografie e video.
Chi scrive non ha mai provato un drone prima, in ogni caso Parrot Bebop Drone è stato progettato e costruito per offrire fin da subito una esperienza divertente e immediata, e questo risulta evidente fin dai primissimi giri di prova. Il controllo avviene tramite l’app FreeFlight 3.0 (disponibile per iPhone e iPad oltre che per dispositivi Android e Windows Phone) che, semplificando al massimo la descrizione, offre una interfaccia con due joystick virtuali, molto simili a quelli che ben conoscono gli appassionati di videogiochi dual stick shooter su smartphone e tablet. L’utente è posto subito a proprio agio: basta premere un icona a schermo per decollare e poi ancora un tap per atterrare. Quando è in aria il drone rimane immobile e completamente stabilizzato in attesa dei comandi del pilota. Impossibile sbagliare o temere incidenti.
Con il joystick virtuale di sinistra si controllano l’altezza, rotazione e movimenti, mentre il joystick a destra permette di controllare l’inclinazione della telecamera frontale. La nostra cloche virtuale è poi completata dall’inclinazione dello smartphone o del tablet, inclinandoli infatti nelle rispettive direzioni è possibile spostare il drone in avanti, indietro, a destra e a sinistra. I primi test di volo, anche per chi non ha mai usato un drone in vita sua, risultano positivi: il drone è molto stabilizzato grazie a una generosa serie di sensori e automatismi integrati, che risparmiano al pilota tutti i grattacapi e lasciano campo libero per volare e sperimentare. Naturalmente per chi non ha nessuna esperienza sono necessarie prove e manovre per prendere confidenza con i comandi e con il velivolo. Occorre dire subito che gran parte di questa fase di apprendimento è dovuta anche alla natura stessa dei controlli virtuali tramite app, meno precisi rispetto a un telecomando fisico tradizionale. come vedremo poco più avanti.
Prima di esaminare le caratteristiche tecniche di Parrot Bebop Drone diamo un’occhiata al comparto video. Nel muso de velivolo è integrata una fotocamera da 14 megapixel stabilizzata su una struttura di 3 assi e dotata di lente fisheye. La videocamera è stata sviluppata da Parrot appositamente per l’integrazione in questo drone, non solo: il pilota oltre che gestire il volo può controllare l’angolo della videocamera spostandolo a piacere di 180 gradi, come è appunto possibile fare con il joypad virtuale di destra disponibile all’interno dell’app. In questo modo mentre il drone vola è possibile effettuare fotografie e video anche in completa verticale.
Gli ingegneri Parrot devono aver perso diverse notti di sonno per fare in modo che foto e video realizzati con Parrot Bebop Drone fossero privi di sfocature e tremolii vari. Questo emerge consultando le specifiche tecniche: il drone integra quattro ammortizzatori che attutiscono le vibrazioni del motore. A livello software sono utilizzati algoritmi sviluppati ad hoc per offrire stabilizzazione delle immagini sui 3 assi, infine foto e video sono gestiti dal processore Parrot P7 Dual Core (basato su architettura ARM A9) nei cui circuiti sono integrati anche un core grafico GPU e un processore Image Signal Processor proprietario. Tutte queste specifiche e soluzioni, assicura il costruttore, garantiscono foto senza distorsioni e video privi di tremolii, indipendentemente dall’inclinazione del drone e dai movimenti generati dal volo stesso o da eventuali turbolenze in esterni.
Tramite app il pilota o il video maker che gestisce il reparto video (possono essere la stessa persona) può modificare numerose impostazioni come la risoluzione di foto e video, il formato (tra 16:9, 4:3 o fisheye) bilanciamento del bianco, saturazione e così via. Naturalmente quello che la telecamera di Parrot Bebop Drone riprende, viene trasmesso in streaming video in qualità VGA allo schermo di smarpthone e tablet, mentre foto e video vengono salvati alla massima qualità (o quella scelta dall’utente)b sulla memoria Flash integrata da 8 GB direttamente nel corpo del drone. Al termine del volo è possibile trasferire foto e video al computer o dispositivo mobile tramite app e Wi-Fi, in alternativa è possibile collegare il drone a Mac o PC tramite un cavo microUSB-USB, come se fosse una tradizionale chiavetta di memoria.
Uno sguardo sotto al cofano di Parrot Bebop Drone
Per semplificare ogni fase di volo e lasciare solo il divertimento del pilotaggio puro, Parrot Bebop Drone integra una serie impressionante di sensori e componenti. Oltre all’accelerometro a tre assi troviamo infatti un giroscopio e anche un magnetometro, entrambi a tre assi, più un sensore a ultrasuoni con portata fino a 5 metri completato da un sensore di pressione. Non è finita: per mantenere il drone stabilizzato in alta quota è integrato un chipset GPS e GLONASS, mentre la velocità rispetto al suolo è rilevata tramite una telecamera a stabilizzazione verticale che scatta una immagine del terreno ogni 16 milisecondi e la confronta con quella precedente.
Per il controllo remoto viene utilizzato il Wi-Fi: Parrot Bebop Drone integra 2 antenne dual band Wi-Fi che gestisce sia la frequenza di 2,4 GHz sia quelle da 5 GHz con tecnologia 802.11 a/b/g/ac/n in formato MIMO. Il costruttore dichiara una distanza massima teorica di controllo tramite smartphone e tablet di 250 metri. Gli utenti che devono effettuare riprese a distanze maggiori, possono acquistare la confezione che include il telecomando Skycontroller.
Nell’aspetto simile ai telecomandi dei modellini radiocomandati tradizionali, in realtà si tratta di un potente amplificatore Wi-Fi: con Skycontroller l’utente dispone di due joystick fisici molto precisi per controllare il volo e la videocamera, con la possibilità di effettuare volo, foto e video fino alla distanza massima teorica di 2 km. Naturalmente è possibile volare in completa sicurezza con Parrot Bebop Drone sia in interni che in esterni (sono incluse anche le carenature rimovibili per proteggere le eliche) ma all’aperto e in zone pubbliche occorre rispettare le leggi nazionali vigenti. Con Skycontroller, provato per un volo di alcuni minuti alla presentazione a Milano, il controllo del drone risulta non solo molto più preciso ma anche molto più semplice rispetto all’uso dell’app.
Il nuovo Parrot Bebop Drone è già disponibile nelle colorazioni blu, rosso e giallo al prezzo di 499,90 euro con due batterie incluse che offrono una autonomia in volo di circa 11 minuti ciascuna. E’ poi disponibile anche la confezione Pack Parrot Bebop Drone Extended Range con Skycontroller, che include il telecomando con controlli fisici e amplificatore di Wi-Fi, al prezzo di 899,90 euro.