Parma ha avviato una partnership tecnologica con IBM che porta il comune emiliano – prima tra le città italiane ed europee – ad abbracciare la visione di una Smarter Town. L’idea è di ottimizzare gli attuali servizi abilitati dalla tecnologia informatica, e di ampliarli ad altri settori della vita amministrativa cittadina.
Un primo obiettivo dichiarato è il video sportello, cioè postazioni in giro per la città dove collegarsi con un operatore e sbrigare le proprie pratiche: un vero sportello a distanza, dove l’utente vede, parla e interagisce con l’operatore. Il cliente riceve documenti cartacei, può firmare e compilare moduli.
In Europa e in altri continenti diverse comunità locali hanno finora intrapreso un cammino d’innovazione affrontando specifiche problematiche. La mobilità è una di queste. A Stoccolma, per esempio, il nuovo sistema d’interconnessione dei pedaggi, basato sulla regolazione dei flussi di veicoli in ingresso e in uscita, ha fatto diminuire del 20% il traffico nel centro cittadino, ridotto del 12% le emissioni nocive e spinto i cittadini a un uso più ampio dei mezzi pubblici. Londra ne ha seguito le tracce.
A Singapore, invece, le centrali che controllano la viabilità ricevono dati in tempo reale grazie a un sistema di sensori intelligenti mentre a Kyoto chi deve pianificare lo sviluppo della rete viaria può avvalersi di simulazioni di traffico su vasta scala per analizzarne l’impatto sulla città .
[A cura di Mauro Notarianni]