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Musica in streaming: il Parlamento EU approva la semplificazione delle licenze

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L’unione Europea ha compiuto un nuovo concreto passo verso la liberalizzazione e il miglioramento dei servizi di musica in streaming e per la musica digitale online: si prevede che quando la proposta di legge verrà ratificata ci potranno essere consistenti benefici per gli utenti finali e per le società che operano in questo settore, tra cui ovviamente anche Apple.

Martedì infatti il Parlamento Europeo ha approvato all’unanimità la proposta di legge che mira a semplificare le licenze per la musica in streaming. Battezzata con il nome Collective Rights Management Directive la proposta di legge permetterà alle società che si occupano di musica online di poter operare all’interno di tutti gli stati membri dell’Unione Europea grazie a licenze di copyright valide su tutto il territorio EU.

Questo risultato sarà ottenuto creando un piccolo gruppo di organizzazioni per la gestione collettiva degli autori, in grado di rilasciare licenze valide all’interno di tutta l’Europa. Tra gli altri punti contenuti nella proposta di legge approvata dal Parlamento Europeo ci sono anche un insieme minimo di direttive che regolano il funzionamento delle organizzazioni per la gestione collettiva dei diritti. Per esempio è previsto che i canoni dovranno essere distribuiti agli artisti entro e non oltre nove mesi dalla fine dell’esercizio finanziario in cui è stato raccolto il gettito.

Oggi la situazione è completamente diversa: in Europa infatti ogni società che opera nel settore della musica in streaming e della musica online deve ottenere le licenze di copyright per ognuno dei 28 stati membri. A complicare ulteriormente la situazione oggi in Europa esistono oltre 250 società che gestiscono i diritti degli autori e le relative licenze valide solo all’interno di ogni singolo stato.

La nuova proposta di legge Collective Rights Management Directive punta a semplificare in modo sostanziale il quadro esistente innanzitutto riducendo da oltre 250 a poche decine le società che gestiscono le licenze di copyright, passando da uno schema di licenze stato per stato a uno pan-Europeo con licenze valide su tutto il territorio dell’Unione. Si prevede che questa notevole semplificazione porterà vantaggi per gli utenti finali che potranno disporre di migliori e più estesi servizi di musica online rispetto a oggi.

Naturalmente tra i beneficiari di questa proposta di legge rientrano tutte le società che operano nel settore della musica digitale online e in streaming come per esempio Spotify ma anche Apple e Amazon.

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