Se trattassimo la Bibbia come il nostro cellulare o il Vangelo come lo smartphone cosa succederebbe? L’accostamento in grado di coinvolgere chiunque, il paragone spiazzante ma che fa riflettere è stato pronunciato da Papa Francesco durante l’Angelus nella Messa di domenica mattina, il 5 marzo in Piazza San Pietro. Ancora una volta Papa Francesco con parole semplici e paragoni originali spinge le persone a riflettere sul mondo in cui viviamo e come lo viviamo, un universo in cui la tecnologia è sempre più presente e, che lo si voglia o no, gioca un ruolo sempre più importante.
Così paragonando la Bibbia al cellulare, Papa Francesco invita a immaginare come sarebbero la vita e il mondo se tutti avessero sempre con sé la Bibbia, anche una versione piccola tascabile, oppure un Vangelo. Il Papa chiede se, come spesso accade, tornassimo indietro sui nostri passi per cercarla quando la dimentichiamo da qualche parte. Ma soprattutto, avendola sempre a disposizione come cellulari e smartphone, la aprissimo più e più volte nel corso della giornata per leggere i messaggi di Dio come se fossero SMS o messaggi WhatsApp.
Il messaggio del Papa pronunciato nella messa di domenica è chiaramente indirizzato ai cristiani, ma i fedeli delle altre religioni, e l’apertura della Chiesa in questo senso, permettono di estendere il paragone ovunque, semplicemente sostituendo i rispettivi libri sacri con quelli propri. «È un paragone paradossale» ha dichiarato Papa Francesco, riportato dall’Ansa, ma il messaggio è chiarissimo «Bisogna prendere confidenza con la Bibbia: leggerla spesso, meditarla assimilarla. Se avessimo la parola di Dio sempre nel cuore, nessuna tentazione potrebbe allontanarci da Dio e nessun ostacolo ci potrebbe far deviare dalla strada del bene».