Papa Francesco fa una catechesi decisamente tecnologica agli oltre 80mila giovani che ieri sera si sono incontrati allo Stadio Olimpico di Roma per il Giubileo dei ragazzi e a quelli che lo hanno atteso di nuovo questa mattina in piazza San Pietro: con iPhone 6 Plus tra le mani, ha parlato attraverso un videomessaggio ai ragazzi con un linguaggio da loro conosciuto, quello dello smartphone e della tecnologia e questa mattina, durante l’omelia, ha detto che “la felicità non è un’app che si scarica sul telefonino”.
Il Papa ha salutato i ragazzi allo Stadio Olimpico nella serata di sabato 23 aprile con un videomessaggio e nei cinque minuti di girato il pontefice non ha usato parole difficili, non ha fatto citazioni colte e incomprensibili per i preadolescenti, ma ha raccontato una specie di parabola dell’iPhone. Il Papa, infatti, ha spiegato Gesù ai ragazzi e ha parlato di perdono e di misericordia con uno degli strumenti che loro meglio conoscono, lo smartphone, e parlando di questioni che per loro sono quotidianità e con un linguaggio semplice.
“Ragazzi, qualche volta mi capita di dover telefonare a degli amici, però succede che non riesco a mettermi in contatto perché non c’è campo. Sono certo che capita anche a voi che il cellulare non prenda. Bene, ricordate che se nella vostra vita non c’è Gesù è come se non ci fosse campo” ha detto sorridente Bergoglio, tenendo tra le mani un iPhone 6 Plus. Per far capire meglio il messaggio, ha offerto ai ragazzi anche l’immagine di iPhone 6 Plus in modalità aereo con la schermata nera e la scritta “Siri non disponibile”. “Mettiamoci sempre dove si prende”, ha quindi esortato i ragazzi al termine del suo videomessaggio.
La parabola di iPhone è diventata poi domenica mattina durante la sua omelia la parabola delle app: “La vostra felicità non ha prezzo e non si commercia; non è un’app che si scarica sul telefonino: nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell’amore”.
Sicuramente Papa Francesco sa benissimo dove c’è campo e questo videomessaggio, dopo la sua presenza sui social – è recentissimo il suo account su Instagram e seguitassimo invece quello su Twitter -, è la conferma che sa anche come parlare ai nativi digitali.