All’inizio della Quaresima, l’invito di Papa Francesco diventa un suggerimento sorprendentemente moderno. Come ha già fatto molte volte, il Santo Padre ha utilizzato il linguaggio della tecnologia per parlare ai suoi fedeli. Durante l’udienza generale del Mercoledì delle Ceneri di fronte circa 12 mila fedeli raccolti in piazza San Pietro, ha chiesto a tutti di fare un po’ di silenzio digitale per preparasi alla Pasqua. Televisione e smartphone sono i primi due dispositivi da spegnere secondo Papa Francesco.
“E’ il tempo per spegnere la televisione e aprire la Bibbia – ha detto Papa Francesco -. E’ il tempo per staccarci dal cellulare e connetterci al Vangelo».
Si è lasciato andare a un aneddoto sulla sua infanzia, ricordando quando da bambino non aveva la televisione, ma la radio. E ribadendo quindi la necessità di prendersi una pausa dagli strumenti attraverso cui si accede a Internet, ai social network, ai servizi di messaggeria che amplificano le parole offensive e dannose, che contribuiscono alla creazione di un ambiente inquinato da troppa violenza verbale.
Già nel 2016 Papa Francesco ha utilizzato le parole della cultura digitale per un suo messaggio. Il pontefice ha fatto una catechesi decisamente tecnologica agli oltre 80mila giovani che si erano incontrati allo Stadio Olimpico di Roma per il Giubileo dei ragazzi e a quelli che lo hanno atteso in piazza San Pietro nell’aprile 2016: con iPhone 6 Plus tra le mani, aveva parlato attraverso un videomessaggio ai ragazzi con un linguaggio da loro conosciuto, quello dello smartphone e della tecnologia dicendo che “la felicità non è un’app che si scarica sul telefonino”.
Papa Francesco con questi messaggi, oltre che la sua presenza sui social – è noto il suo account su Instagram e seguitassimo quello su Twitter -, è la conferma della sua capacità di parlare anche ai nativi digitali.