Un pallone aerostatico sfruttato in un progetto sperimentale di Google che si prefigge di portare Internet nelle aree rurali è caduto a terra lo scorso venerdì causando un po’ di problemi in Nuova Zelanda. Alcune persone l’hanno infatti scambiato per un velivolo, allertando i locali servizi di emergenza i quali hanno inviato un elicottero sulla zona del crash.
Il pallone è stato individuato e galleggiava sulle acque dell’oceano; l’incidente ricorda quanto accaduto all’inizio di questo mese nello stato di Washington, dove un pallone identico è caduto su un palo della luce elettrica lasciando alcuni cittadini per ore senza corrente.
Project Loon è come già detto un progetto sperimentale; l’idea è portare la Rete nelle aree limitate dal cosiddetto “digital divide”. Per i primi esperimenti sono stati impiegati trenta palloni in Nuova Zelanda..
Trasportati dal vento ad altitudini doppie rispetto a quella degli aerei commerciali, i palloni in questione formano una sorta di anello che vola intorno al mondo sfruttando i venti stratosferici, permettendo di fornire accesso a internet sul terreno a velocità simili a quelle delle reti 3G. L’idea è consentire l’accesso a internet a costi accessibili nelle aree rurali, remote e poco servite, così come fornire accesso in caso di disastri naturali che mettano fuori uso le infrastrutture di comunicazione.
Google ha confermato il crash e questo pare non era del tutto inaspettato. In una dichiarazione la società ha spiegato che “dal lancio del progetto in Nuova Zelanda, abbiamo continuato a studiare il volo e modalità di migliorare la tecnologia”. La grande “G” sostiene di collaborare attivamente con le forze dell’ordine e di avere assunto personale dedicato, con il compito di recuperare eventuali equipaggiamenti precipitati.