La crescita è bassa e la colpa, almeno in parte, è di Apple Music. È questo uno dei commenti che Pandora mette nero su bianco in calce sui risultati finanziari del secondo trimestre 2015
La società, che offre un servizio di musica in streaming, con radio tematiche costruite sulle preferenze degli ascoltatori, ha presentato un tasso di diffusione inferiore rispetto ai normali trimestri, solo il 2% rispetto allo scorso anno, e anche se il totale di ore di ascolto è aumentato del 3% rispetto allo scorso anno, il tasso di crescita è stato di un milione di ascoltatori in meno rispetto al trimestre precedente e al lancio di Apple Music. L’azienda manifesta comunque poca preoccupazione: “Ci aspettavamo – si legge nei commenti al bilancio un certo impatto a breve termine per la nostra crescita di pubblico di ascoltatori a causa della grande promozione di questo nuovo servizio (Apple Music NDR). Rispetto all’attenzione dei consumatori, però, l’impatto sui nostri utenti attivi e le ore di ascolto è stato attenuato”.
Secondo quanto Pandora sostiene, il lancio di Apple Music dovrebbe seguire ora lo stesso corso che ha avuto il lancio di iTunes Radio nel 2013. Ad un calo iniziale, è seguita una ripresa e una ricaduta a lungo termine del tutto trascurabile.