Panasonic ha presentato da poche settimane la nuova Lumix TZ70, superzoom compatta erede della precedente Lumix TZ60, un prodotto molto importante nella gamma dell’azienda giapponese che è uno dei leader assoluti nel campo delle fotocamere compatte e leggere, ma con obbiettivi a lunga gittata, classe cui appartiene anche il nuovo modello.
La Lumix TZ70 è una fotocamera che rientra a pieno titolo nella categoria delle superzoom, avendo a disposizione un fattore di moltiplicazione di ben 30X, in grado dunque di offrire un’estensione focale molto ampia pur mantenendo un ingombro minimo e decisamente modesto.
Macitynet ha avuto la possibilità di provare la nuova fotocamera di Panasonic per alcuni giorni per testarne le nuove caratteristiche. Ecco come è andata la nostra prova e quali sono state le nostre impressioni sulla Lumix TZ70.
Panasonic Lumix TZ70: Ergonomia e Controlli
Ergonomicamente la Lumix TZ70 appare elegante, con linee pulite, se si esclude la comoda impugnatura sul fronte, molto utile per avere una presa salda ed efficace durante l’attività.
Sul fronte la digicamera è massicciamente segnata dall’obiettivo Leica DC Vario Elmar 3.3-6.4, che grazie alla sua estensione permette di coprire focali fra i 24mm e i 720mm garantendo foto con ingrandimento ottico che altre concorrenti con le stesse dimensioni non sono in grado di garantire.
Intorno all’obbiettivo troviamo una ghiera, simile a quella vista sulle Sony RX100, che svolge differenti funzioni, come l’estensione dello zoom, la messa a fuoco manuale o la selezione dei parametri, a secondo delle modalità di scatto scelte.
Non troppo felice il posizionamento del flash, giusto sopra l’impugnatura in simil pelle: succede spesso infatti di impugnare la fotocamera appoggiando le dita anche davanti al flash, e non è raro che allo scattare del flash la foto venga disturbata dall’ombra provocata dal dito.
Sul retro l’attenzione è subito richiamata dallo schermo e dal piccolo mirino elettronico. Lo schermo è dotato di una diagonale da 3 pollici e 920,000 punti di risoluzione, ma privo di articolazione e touch screen.
Chi scrive non sente particolarmente la mancanza dello schermo sensibile al tocco, ma un’articolazione almeno sull’asse orizzontale dello schermo avrebbe sicuramente rappresentato un passo avanti ed è un peccato che la Lumix TZ70 ne sia sprovvista.
Il mirino elettronico si distingue sicuramente per la risoluzione da 1.160.000 punti ma le sue dimensioni sono veramente minuscolo, tanto che la sua utilità reale appare alquanto dubbia nell’utilizzo quotidiano, e limitata solo a quelle (poche) situazioni in cui il display diventa di difficile lettura; se poi si indossano gli occhiali proprio a causa delle dimensioni, il mirino diventa del tutto inutilizzabile.
È possibile che l’uso di un mirino elettronico più grande avrebbe compromesso la portabilità ed è dunque comprensibile che Panasonic abbia optato per la scelta di un mirino ridotto in dimensioni ed è da apprezzare la volontà di Panasonic di dare un mirino elettronico alla sua Lumix TZ70, ma non possiamo dire che questa componente sia un fattore che fornisce maggior appeal al pubblico tanto che nel corso della nostra prova abbiamo costantemente preferito il display per comporre l’immagine.
A destra del display il tasto menù, circondato da una click wheel personalizzabile, utile per modificare le impostazioni, cui si aggiungono due tasti funzione, tasto wi-fi, tasti display, cancellazione e riproduzione, oltre ad una sporgenza per appoggiare il pollice, che offre una migliore presa
La presenza dei due tasti funzione consentirebbe un elevato grado di personalizzazione; usiamo il condizionale perchè abbiamo riscontrato che ci sono dei limiti imposti da scelte di programmazione. ad esempio impostare uno dei due tasti funzione sulle impostazioni della gamma ISO, che invece possono essere assegnare solo alla click wheel e alla ghiera frontale; decisione che speriamo Panasonic voglia rivedere questa poco comprensibile limitazione attraverso un futuro aggiornamento firmware.
Sul dorso è infine disponibile una ghiera per scegliere la modalità di scatto, tasto video, tasto di accensione e il tasto di scatto, con il bilanciere per comandare lo zoom; disposizione essenziale ma comoda nell’utilizzo.
Aldilà di alcune problematiche, nel complesso la Lumix TZ70 è una fotocamera piacevole da usare, comoda leggera e versatile, considerando soprattutto l’esteso zoom di cui dispone; inoltre è davvero molto compatta, che vi permette di poterla portare sempre con voi, infilata anche solo nella tasca posteriore dei jeans.
Panasonic Lumix TZ70: Qualità d’Immagine e Performance
Per la Lumix TZ70, Pansonic ha deciso di ridurre i megapixel rispetto alla precedente Lumix TZ60, scendendo da 18 a 12, diminuendo la risoluzione ma aumentando le dimensioni dei singoli pixel: il sensore High Sensitivity MOS da 12 megapixel è dotato di fotodiodi oltre 1,5 volte più grandi rispetto a quelli del sensore montato sul precedente modello TZ60, decisione che permette alla fotocamera di ottenere immagini con una più ampia gamma dinamica e performance più interessanti in condizioni di scarsa luminosità.
Le modalità di scatto sono numerose, inclusa la modalità PASM, la possibilità di scattare anche in formato RAW e di utilizzare la messa a fuoco manuale, con addirittura il focus peaking, una modalità che non è presente in prodotti di gamma ben superiore, soluzioni che possono accontentare anche chi vorrebbe avere maggior controllo manuale per i suoi scatti.
Disponibili le ormai conosciute modalità di scatto artistico di Panasonic, ed anche le selezioni dello scenario, in base a ciò che si vuole ottenere; a questi si aggiungono anche le due classiche modalità di scatto Automatico e Automatico+, in cui è la Lumix TZ70 a decidere quali impostazioni selezionare.
Nella maggior parte dei casi le decisioni automatiche della fotocamera sono abbastanza soddisfacenti, interpretando la scena in maniera precisa.
L’autofocus è abbastanza rapido, soprattutto in scene ben illuminate, mentre mostra qualche indecisione nell’utilizzo in interni o in scarsità di luce, soprattutto sfruttando una focale molto lunga, dove il tempo di messa a fuoco può essere misurato in secondi.
In condizioni di luce ottimale il sensore mostra risultati interessanti, così come il processore d’immagine, in grado di restituire immagini dettagliate, colori vivi ed intensi, con performance discrete in numerose occasioni.
La presenza di aberrazioni cromatiche è limitata, ma più che accettabile, mentre nell’utilizzo di focali lunghe a volte emerge forse un eccessivo intervento di riduzione del rumore, che tende a smorzare i dettagli.
Il bilanciamento automatico del bianco ha invece alcune incertezze in scatti negli interni, dove le immagini risultano più calde del desiderabile.
Il vero punto di forza della Lumix TZ70, come già detto, è lo zoom che permette un’ampiezza creativa molto elevata. L’obiettivo Leica DC Vario Elmar 3.3-6.4 permette di raggiungere un’estensione focale fra i 24 e i 720mm, includendo anche una modalità di zoom digitale che porta la focale fino a 1440.
Lo zoom digitale non può raggiungere la qualità dello zoom ottico, ma dobbiamo ammettere che si possono riprendere immagini comunque accettabili dal punto di vista della definizione
Accoppiato all’obbiettivo Leica DC Vario Elmar f/3.3-6.4 c’è anche uno stabilizzatore ottico, indispensabile per evitare l’effetto mosso che deriva dall’utilizzo di focali molto lunghe, dove ogni minimo tremolio rischia di rovinare lo scatto.
Lo stabilizzatore fa la sua parte ed è molto utile anche negli scatti in scarsità di luce, permettendo di mantenere il parametro ISO più basso per immagini più dettagliate.
Infine la Lumix TZ70 include anche una modalità macro funzionale, che consente di mettere a fuoco ad una distanza minima dal soggetto di soli 3 centimetri, riuscendo a ottenere interessanti composizioni anche per chi è vuole cimentarsi in questa tipologia di scatti
L’unico limite evidente dell’obbiettivo è legato ai livelli di apertura massima della lente, solo f/3.3-6.4, valori che impediscono di ottenere un effetto di sfondo sfocato, se non attraverso scatti macro con soggetti ravvicinati o a focale massima.
Ancora una volta un’apertura massima superiore avrebbe richiesto una lente più grande ed ingombrante, sacrificando la portabilità e probabilmente Panasonic ha deciso di trovare il giusto compromesso fra qualità e dimensioni.
Gli scatti notturni ed in scarsità di luce sono buoni per il tipo di fotocamera e offrono una nitidezza ed un livello di dettaglio sicuramente accettabili per un fotografo “casual” che vuole riprendere immagini liberamente, senza pensare troppo alla luce, all’esposizione e ricorrere all’uso del flash.
In molte occasioni possiamo ottenere scatti più che accettabili anche spingendo i valori ISO a 1600, basta non avere pretese eccessive da una fotocamera che non può comunque competere con modelli dotati di sensori più ampi.
E’ comunque necessario considerare che anche in questo caso il limite fisico del sensore, da soli 1/2.3 pollici, impedisce di portare ad un livello superiore la qualità d’immagine, soprattutto negli scatti notturni, dove il rumore e le distorsioni cromatiche emergono con decisione, mostrando tutti i limiti di un sensore di dimensioni modeste.
La Panasonic Lumix TZ70 offre infine anche la connettività Wi-Fi con supporto NFC, che permette di accoppiare la fotocamera da un dispositivo portatile attraverso l’applicazione Image App.
Dal punto di vista funzionale l’integrazione fra la fotocamera e l’applicazione non aggiunge nulla di nuovo rispetto a quanto gi sperimentato in altre nostre prove su hardware Panasonic, e che vi invitiamo a visionare ad esempio a questa pagina.
Panasonic Lumix TZ70: Conclusione
Nel complesso la Panasonic Lumix TZ70 ci è piaciuta: si tratta di un fotocamera molto versatile che sa unire compattezza, un’estensione focale invidiabile, numerose caratteristiche utili ed apprezzabili, grande portabilità, controlli manuali e creativi e una qualità d’immagine quantomeno interessante nella sua categoria.
Alcuni difetti sono comunque evidenti, come il posizionamento rivedibile del flash, il mirino elettronico che di fatto offre poco come valore aggiunto o la mancanza di touch screen o display articolato, ma si tratta di caratteristiche che a nostro parere non invalidano il valore di questo apparecchio per il pubblico cui si rivolge e che vuole massimizzare l’investimento nella spesa, trovando di riscontro una fotocamera che ha lenti a lunga portata in un corpo molto piccolo e controlli manuali, tra cui anche la gestione del fuoco.
Se si vuole avere un confronto sul mercato, l’avversaria diretta della Panasonic Lumix TZ70 potrebbe essere la Sony RX100, il primo modello, uscito ormai nel 2012. Le due fotocamere condividono molte caratteristiche, fra cui le dimensioni ridotte, i controlli attraverso la ghiera frontale, l’essenzialità dei comandi e la possibilità di sfruttare controlli manuali, oltre ad un prezzo attuale molto simile: circa 400 euro per entrambe.
Le differenze invece sono evidenti dal punto di vista squisitamente tecnico: la Sony RX100 dispone di un sensore da 1 pollice da 20 MP più ampio e capace di immagini molto dettagliate, e una lente molto più veloce, f/1.8-4.9, che consente non solo di ottenere una qualità di immagine superiore ma anche maggior libertà espressiva, pure in scarsità di luce.
La Panasonic Lumix TZ70 da parte sua offre un’estensione focale nettamente più elevata, da 24 a 720mm, laddove la Sony RX100 si ferma ad un “misero” 28 – 100mm. Inoltre è dotata di Wi-Fi ed NFC, due funzioni oggi molto richieste ma assenti nella Sony.
Come sempre la scelta della fotocamera dipende dalle esigenze del singolo e la Panasonic Lumix TZ70 è sicuramente una della fotocamere più interessanti per chi è alla ricerca di un dispositivo comodo, super portatile e che sappia offrire uno zoom molto potente, con un buon compromesso tra costi e qualità delle immagini.
Se invece queste non sono le vostre priorità, se cercate una fotocamera compatta con apertura del diaframma che vi possa dare scelte creative, specialmente su sfocato e scatti in scarsità di luce, e per questa esigenza siete disposti a rinunciare ad un tele, la Panasonic Lumix TZ70 potrebbe non essere il modello che fa per voi.
Pro
- Fotocamera elegante e supercompatta
- Super zoom 24-720mm e fino a 1440 con zoom digitale di buona qualità
- Modalità macro con distanza minima di soli 3 cm
- Stabilizzatore ottico per correggere l’immagine
- Controlli manuali e possibilità di scattare in RAW
- Obiettivo Leica DC Vario Elmar 3.3-6.4 di buona qualità
- Connettività Wi-Fi ed NFC
Contro
- Posizionamento del flash da rivedere
- Mirino elettronico piccolo e scomodo
- Lente non particolarmente veloce
- Sensore da 1/2.3 pollici discreto ma comunque limitato nelle performance
- Mancanza di touch screen e display articolato