Nel 2009 Panasonic lanciò la Lumix GF1, fotocamera Micro Quattro Terzi concorrente dei modelli PEN di Olympus, priva di mirino elettronico e caratterizzata da estrema portabilità rispetto alle Lumix G1 e Lumix GH1 del brand Giapponese, quest’ultime dotate di corpi e di aspetto più ingombranti. Nonostante ciò la GF1 includeva tutte le caratteristiche tipiche di una fotocamera avanzata, come la possibilità di gestire totalmente in manuale i settaggi, ed un’impostazione quasi professionale, che la rese una delle fotocamere Panasonic più apprezzate.
L’azienda però tradì i suoi utenti con le versioni successive, GF2, GF3 e GF5, riducendo le dimensioni ma eliminando molte delle caratteristiche e della manualità della GF1, preferendo automatismi, pulsanti ed un’eccessiva semplificazione, ed eliminando le ghiere della GF1, uno dei controlli che rendevano più comoda ed immediata la macchina. Per rimediare l’azienda immise in seguito sul mercato la GX1, ideale erede della GF1, che ne raccolse il testimone per ritornare alle indimenticate origini.
La Panasonic Lumix GX7 (su Amazon ad un prezzo a partire da 911 euro per il solo corpo), lanciata qualche mese fa, si presenta come l’ideale evoluzione della serie GX, a sua volta erede dell’originale GF1: una fotocamera relativamente compatta capace di offrire impostazioni pro-sumer di alto livello grazie alle ultime e più recenti tecnologie sviluppate da Panasonic. Estendendo la visione al resto del mercato, si tratta della diretta concorrente della Olympus OM-D E-M5: si colloca nella stessa fascia di pubblico (prosumer ed appassionati) e si colloca più o meno nella stessa fascia di prezzo; entrambe offrono attualmente il meglio delle rispettive aziende per quanto riguarda il formato Micro Quattro Terzi quando si parla di orientamento anche al mondo degli appassionati. Olympus ha infatti nella sua gamma anche la OM-D E-M1, che è un prodotto di fascia superiore e di costo conseguentemente superiore. Panasonic invece non offre nulla di superiore dal punto di vista delle specifiche e del prezzo, se si esclude la GH3 che però è più una video che una fotocamera.
Macitynet ha così deciso, dopo avere provato la Olympus OM-D E-M5 e diverse altre mirrorless, di mettere alla prova anche la Panasonic Lumix GX7, avviandosi a dare un quadro piuttosto completo delle migliori camere del momento in questa nicchia, in attesa dell’arrivo della X-T1 di Fujifilm e della OM-D E-M10 di Olympus che debutteranno in settimana e magari dell’erede della NEX-7, annunciata per febbraio.
Panasonic Lumix GX7: Funzionalità ed Utilizzo
Realizzata in lega di magnesio, la Panasonic Lumix GX7 sfrutta anch’essa le ultime tendenze di mercato che ormai hanno convinto la maggior parte delle aziende a realizzare fotocamere con uno stile retrò: in questo caso il riferimento sono le vecchie fotocamere e telemetro, con stile squadrato ed evidente mirino elettronico regolabile e orientabile sulla sinistra, vera novità della serie, da sempre invece storicamente sprovvista di questo accessorio. Sulla destra un rigonfiamento migliora l’impugnatura, mentre i comandi sono dominati da diverse ghiere attraverso cui regolare in maniera immediata tutte le impostazioni.
In alto a destra la classica ghiera attraverso cui scegliere la modalità di scatto: sono disponibili le classiche Automatica e Automatica Intelligente, le modalità PASM, modalità scenario, modalità artistica con diversi filtri, modalità video, e la possibilità di personalizzare tre ulteriori modalità di scatto con impostazioni personali, per averle sempre pronte.
Intorno al pulsante di scatto una ghiera di selezione, adibita a diversi utilizzi a seconda della tipologia di scatto selezionata, mentre verso il fronte una seconda ghiera, anch’essa multi-funzione, per la regolazione delle compensazione dell’esposizione o la modifica di altre impostazioni. Disponibile anche un tasto per selezionare autofocus o fuoco manuale, tasto per bloccare l’esposizione e i vari tasti menù, fra cui fino a 4 diversi tasti funzione che possono essere tutti personalizzati.
Passando alla destra troviamo il tasto per flash pop-up flessibile, lo schermo LDC da 3 pollici snodabile, realizzato con tecnologia in-cell touch screen, la slitta a caldo per gli accessori e il mirino elettronico da 2,764,800 punti, che può essere orientato fino a 90 gradi di angolazione, mentre lo slot della batteria condivide il suo spazio con quello della memory card.
Fra i punti forza della fotocamera ci sono diverse funzionalità che ne semplificano l’uso, spesso in maniera utile e significativa. Fra tutte possiamo citare la modalità silenziosa, che cancella ogni rumore dello scatto compreso quello dell’otturatore, grazie all’uso di un otturatore elettronico, consentendo quindi la ripresa nel totale silenzio, cosa che alletterà chi vuole riprendere in situazioni in cui è necessario scattare senza richiamare l’attenzione o disturbare il soggetto. Per scatti più discreti è ancora possibile sfruttare lo schermo e il mirino orientabili.
Il touch screen è molto responsivo e grazie al menù di Panasonic, molto chiaro e intuitivo, è possibile accedere a tutte le impostazioni con facilità e semplicità. La funzione tap to focus aiuta a mettere a fuoco un punto dell’inquadratura, Pinpoint AF & Picture in Picture migliora la precisione del fuoco in abbinamento al focus peaking, che evidenzierà le aree a fuoco nella composizione attiva al momento.
L’autofocus a detenzione di contrasto è molto rapido e praticamente sempre affidabile, anche in caso di bassa luminosità, sfruttando la funzione Low Light AF, studiata appositamente per gli scenari con poco contrasto e sempre utile.
Dal punto di vista dell’ergonomia e dell’usabilità non abbiamo riscontrato difetti nella Panasonic Lumix GX7; il corpo fornisce una impressione di grande solidità e cura dei materiali e degli assemblaggi; la macchina è versatile ma nello stesso tempo offre accesso a tutte le funzioni anche più complesso grazie a menù sempre molto chiari, agevolando la composizione e offrendo performance affidabili.
In definitiva si conferma una delle fotocamere più semplici e piacevoli da usare offrendo comunque funzioni avanzate e professionali. Unico difetto che gli si può attribuire è un aumento del volume rispetto alla storica GF1 ed anche alla successiva GX1, per via soprattutto dell’impugnatura e del mirino elettronico sporgente.
Panasonic Lumix GX7: Performance e qualità d’immagine
Panasonic fa sicuramente passi avanti offrendo con la Panasonic Lumix GX7 la miglior qualità di immagini attualmente disponibile per una fotocamera del brand giapponese. Grazie al nuovo sensore Live MOS da 16 MP e il Venus Engine, la fotocamera si comporta in maniera molto neutra nella operazioni automatiche, offrendo un bilanciamento automatico del bianco molto affidabile, senza eccedere in tonalità troppo calde o fredde.
Qualcosa da ridire invece sui file JPG, che spesso mostrano artefatti evidenti anche in condizioni tutt’altro che proibitive, fonte probabilmente della compressione in-camera; il sistema di trasformazione e codifica delle immagini in Jpeg non convine quasi mai completamente. I difetti non sono evidenti ma un occhio attenyo noterà immediatamente alcune anomalie nell’immagini e nella gestione dei gradienti – per esempio – del cielo, che in alcune occasioni restituiscono un feeling eccessivamente digitale. Per questo è sempre meglio scattare in formato RAW per modificare e sistemare le immagini attraverso un programma di foto elaborazione
Veramente eccellenti, invece, le performance ISO: gli scatti sono ottimi fino a circa 3200 ISO, a volte fino anche a 6400, mostrando un rumore ed un disturbo veramente limitato; oltre questo valore la qualità degrada e il rumore si fa tangibile, ma senza dubbio possiamo affermare che per quanto riguarda le performance ISO ci troviamo di fronte forse alla miglior fotocamera Micro Quattro Terzi fra quelle provate recentemente. Qui di seguito il nostro test ISO.
Panasonic Lumix GX7 è la prima fotocamera Lumix di Panasonic ad includere anche uno stabilizzatore interno al corpo macchina che permette di sfruttare in maniera flessibile molte delle ottiche Micro Quattro Terzi prive di stabilizzatore ottico, e che permette di salvare anche molti scatti effettuati con tempi di esposizione ridotti, in condizioni di scarsità di luce. Nel caso in cui si utilizzi un’ottica stabilizzata, la fotocamera privilegerà il sistema della lente. Lo stabilizzatore è sicuramente efficace ma nei nostri test e nelle nostre prove ci è sembrato inferiore rispetto allo stabilizzatore a cinque assi della concorrente Olympus OM-D E-M5 che resta il top del mercato; le differenze non certo abissali, ma per quanto buona sia la soluzione di Panasonic, quella di Olympus ci è sembrata in leggero vantaggio.
Infine la Panasonic Lumix GX7 include diverse modalità di scatto artistico e creativo, fra cui 24 modalità di scena e 22 filtri artistici, tutti qualitativamente interessanti, semplici da utilizzare e grazie ai quali è possibile ottenere risultati di pregio e di grande effetto visivo in maniera semplice e rapida. Fra queste possiamo ricordare la modalità panoramica, diverse modalità in bianco e nero fra cui è possibile selezionare anche un filtro colorato, e opzioni per ritratti.
Panasonic Lumix GX7: Conclusione
La Panasonic Lumix GX7 è venduta ad un prezzo di circa mille euro, in abbinamento ad un kit zoom 14-42mm / F3.5-5.6 o con l’eccezionale pancake Panasonic 20mm / F1.7, prezzo che la rende un prodotto non alla portata di tutti; ma in realtà questo nuovo prodotto dell’azienda giapponese non ha il mercato comune come suo target; al contrario i clienti cui si rivolge sono quelli che cercano una fotocamera compatta ma in grado di competere con le reflex di medio livello senza averne lo stesso ingombro e capace di offrire performance avanzate in termini di qualità d’immagine.
In questo contesto il paragone con l’acclamata Olympus OM-D E-M5 è inevitabile, condividendo non solo la fascia di prezzo (ora più contenuta per la più vecchia Olympus) ma anche lo stesso formato digitale. Dopo test e prove sul campo nell’ordinaria quotidianità chi scrive ha finito con il preferire la fotocamera di Panasonic per l’equilibrio delle funzioni, la semplicità con cui si accede a funzioni avanzate ed in definitiva il perfetto bilanciamento delle qualità delle fotocamera.
La Olympus OM-D E-M5 ha dalla sua un invidiabile stabilizzatore, capace di fare la differenza in molte situazioni, oltre alla resistenza alla intemperie; il resto è a nostro parere invece a vantaggio della Panasonic Lumix GX7: una maggiore fedeltà nei colori (seppur con qualche sbavatura nella resa dei file JPG), menù amichevoli ed intuitivoi da utilizzare sia nelle impostazioni che nella regolazione dei settaggi.
A questo si aggiungono alcune chicche indubbiamente utili ed innovative, come la modalità silenziosa che sfrutta l’otturatore elettronico e che ci ha consentito di scattare in modalità stealth, oltre una – seppur di poco – migliore resa ad alti valori ISO, un mirino elettronico più versatile grazie alla sua inclinabilità, ed un flash integrato nel corpo (assente, se vogliamo continuare nel confronto con la Olympus, nella OM-D E-M5). Inoltre ricordiamo come anche la Panasonic Lumix GX7 possieda anch’essa uno stabilizzatore nel corpo macchina, forse inferiore nei risultati rispetto a quello di Olympus, ma comunque capace di fare il suo dovere in maniera più che soddisfacente nella maggior parte delle situazioni.
In ogni caso aldilà dei paragoni, la Panasonic Lumix GX7 resta comunque una fotocamera pregevole, al momento il miglior prodotto fotografico di Panasonic (e per chi scrive la miglior fotocamera Micro Quattro Terzi provata fino ad oggi), capace di rendere giustizia alla storica Panasonic Lumix GF1 ed alzare l’asticella del prodotti del marchio giapponese in termini di qualità.
Pro
- Corpo realizzato in maniera impeccabile ed ergonomico
- Numerose opzioni e funzionalità estremamente utili
- Qualità delle immagini indiscutibile anche ad alte ISO
- Estrema semplicità e piacevolezza d’uso
Contro
- Qualche difetto nella resa dei file JPG
- Corpo non tropicalizzato
- Più ingombrante rispetto alla GF1 e GX1
La Panasonic Lumix GX7 è in vendita su Amazon ad un prezzo di 911 euro per il solo corpo, ma è reperibile anche presso altri rivenditori on line e presso negozi fisici
Qui di seguito una galleria di immagini realizzate con la fotocamera.