Panasonic ha annunciato la Lumix CM10, erede del cameraphone Lumix CM1 ma questa volta senza il telefono. L’azienda giapponese aveva presentato il CM1 nel 2014: si trattava sostanzialmente di uno smartphone Android dotato di una fotocamera con specifiche tecniche molto interessanti (sensore da un pollice di diagonale, obbiettivo Leica f/2.8, ISO fino a ISO 25.600 fra le tante) capaci di fat impallidire qualunque camera phone sul mercato.
Peccato che il gadget fosse troppo grande per essere un buono smartphone e troppo costoso (circa 800 euro) per essere semplicemente una fotocamera portatile. Panasonic ha preso una decisione che sana alla radice il problema con il successore Lumix CM10 rimuovendo le funzionalità del telefono e presentando dunque una fotocamera smart.
Il Lumix CM10 è sempre equipaggiato con Android e utilizza la stessa estetica del CM1 originale; in sede di connettività integra sempre un modulo dati LTE, ma nessuna capacità di effettuare o ricevere telefonate. A condizione che si disponga di una scheda SIM attiva, è comunque possibile utilizzare Internet, inviare messaggi di testo, e altro ancora.
A parte rimuovere le funzionalità del telefono, molto rimane invariato nel Lumix CM10: è disponibile sempre lo stesso sensore da un pollice e 20.1 megapixel, obbiettivo Leica f/2.8 Leica equivalente a 28mm, ISO 25.600, flash LED integrato, supporto al formato RAW e video a 4K e 15fps.
Lo chassis del Lumix CM10 è lo stesso del CM1, sottile per essere una semplice fotocamera, e con ampio display da 4,7 pollici e 1080p.
Come è avvenuto per il Lumix CM1 al momento del lancio, il CM10 sarà disponibile solo in Giappone il mese prossimo per un prezzo stimato di circa 850 dollari: Panasonic offrirà il dispositivo con un piano dati da 3GB mensili e velocità di 150Mbps per 12.50 dollari al mese.
Difficile dire se arriverà in Italia: il predecessore non s’è mai visto, difficile pensare che questo modello possa seguire una strada differente.
