Manca poco al via. Da poche ore si possono sottoporre le prime applicazioni e gli sviluppatori interessati stanno cercando di accelerare al massimo, per utilizzare il tool di sviluppo SDK disponibile che consente di creare applicativi per il sistema operativo webOS di Palm Pre. La mossa riguarda i primi sviluppatori che sono stati selezionati per la versione beta del programma, che si concluderà nella nascita del negozio di applicazioni di Palm e che non sarà molto differente, ritengono gli osservatori, dalle logiche di funzionamento di quello di Apple.
I primi sviluppatori selezionati saranno anche i primi che potranno mettere le loro applicazioni nel PAl App Catalog, quando tra qualche mese verrà aperto il negozio digitale. “Stiamo verificando che tutto possa funzionare bene per tutti i nostri clienti, sia gli sviluppatori che per gli acquirenti delle applicazioni” fanno sapere dal quartier generale di PAl. Lo scopo, dopo che Apple ha mostrato al mercato la strada, è comune a quello che vogliono fare RIM con il BlackBerry, Google con Android, Nokia e Microsoft più avanti. Creare un ecosistema di sviluppatori che faccia crescere l’importanza della piattaforma, aumenti la sua innovatività e, in ultima analisi, porti più clienti.
Palm offre, come Apple, quella che viene considerata la media del mercato per gli sviluppatori: 70% del prezzo va in tasca loro e il 30% all’azienda produttrice del negozio e del telefono. Invece, finora solo RIM ha offerto agli sviluppatori un programma più vantaggioso, basato su uno split 80-20 e, però, una tassa di partecipazione più elevata.