Forti perdite, profitti al di sotto delle previsioni, un fatturato più basso rispetto a quello dello scorso anno e un futuro che appare ancora grigio. Ecco, in sintesi, il quadro certo non rassicurante con cui Palm si è presentata agli investitori e agli analisti nel corso della serata di ieri quando sono stati annunciati i risultati fiscali del secondo quarto.
Che l’azienda di Milpitas non avesse conseguito dati di bilancio brillanti era noto da alcuni giorni, da quando i vertici della società avevano reso noto che una serie concomitante di cause, dal mancato lancio di un nuovo (e ancora misterioso) modello ad un mix di prodotti che pende in maniera decisa verso quelli a basso costo, avrebbero ridotto il profitto rispetto alle previsioni. Ma la realtà è stata peggiore di quanto non immaginassero gli analisi intervistati da Thompson First Call. Palm ha perso 9,63 milioni di dollari o 9 centesimi per azione su un fatturato di 349,93 milioni di dollari; lo scorso anno Palm aveva realizzato un profitto per 12,77 milioni di dollari e un fatturato di 392,21 milioni di dollari; gli analisti prevedevano perdite per 8 centesimi per azione su un fatturato di 350,29 milioni di dollari.
Secondo diversi osservatori del mercato tra i problemi più difficili tra quelli che Palm ha dovuto affrontare c’è la concorrenza di iPhone che colpisce direttamente una buona parte del target tipico del mercato dei Treo.
Il secondo quarto fiscale è stato molto difficile e tormentato per Palm. I questo periodo l’azienda che ha fatto da pioniere nel settore dei dispositivi da tasca ha venduto il 27% delle azioni ad un fondo ad Elevation partner d’investimenti privato, ha inserito un nuovo management (portando al vertice Anderson e Rubinstein, due ex Apple), ha prima presentato e poi cancellato il Foleo e presentato un nuovo cellulare a basso costo che ha cannibalizzato una parte significativa del mercato dei Treo di fascia più alta. Recentemente Palm ha fatto sapere di avere licenziato un numero non precisato di dipendenti; fonti vicine alla società ritengono che ad essere stati estromessi dall’azienda potrebbero essere stati un migliaio.
Gli analisti citati da alcune agenzie di stampa notano che i mesi scorsi sono stati tanto convulsi da rendere impossibile stabilire se e quando Palm tornerà i linea di galleggiamento. ‘Molto dipende dalla tempistica con cui sarà introdotta la piattaforma di nuoa generazione – dice Paul Coster di JP Morgan – e se Elevation Partner è in grado meno di riportare Palm ad una posizione di leadership nel mercato del mobile computing che si muove molto velocemente’.
Palm si attende di perdere dai 30 ai 33 milioni di dollari per il trimestre in corso su un fatturato tra i 310 e i 320 milioni di dollari; dopo gli aggiustamenti le perdite dovrebbero toccare tra i 7 e i 10 milioni di dollari.