Numeri sotto le previsioni, rosso di bilancio, fatturato in discesa, previsioni per il futuro non positive, larga prevalenza nelle vendite di prodotti a basso margine. La tempesta perfetta si è abbattuta sulle teste di Palm che ieri sera ha presentato il suo bilancio trimestrale suscitando perplessità e preoccupazione negli investitori e negli analisti.
La società di Sunnyvale non solo ha presentato una perdita per 43,4 milioni di dollari sul trimestre (contro un profitto di 15,4 milioni dello scorso anno), ma è andata anche al di sotto delle già negative previsioni degli analisti. Questo è avvenuto in un contesto dove sono state vendute il 28% di unità in più rispetto allo scorso anno, il che ha paradossalmente moltiplicato il pessimismo. Palm sembra essere sì in grado di vendere prodotti che interessano il mercato, nel caso specifico il Centro, ma questi prodotti non producono il profitto necessario a fare fronte alle spese. Ed Colligan ha cercato di alzare il morale della truppa sottolineando “l’incredibile successo del Centro”, puntando l’attenzione su un fatturato previsto in crescita, ma ha anche detto che anche il trimestre in corso si chiuderà con perdite di bilancio.
Le preoccupazioni maggiori arrivano dallo scenario dipinto all’analista di Global Crown Capital Pedro Pablo Fernandez secondo cui “il Centro toccherà i massimi delle vendite entro i prossimi sei mesi, poi Palm sarà di nuovo nei guai perché si tratta di una azienda che è stata storicamente lenti nel tirare fuori nuovi prodotti. Per altro – ha detto ancora Fernandez – il Centro da solo non basta. I suoi margini sono talmente bassi che ne potrebbero vendere a bastimenti ma senza riuscire a raggiungere livelli tali da fare la differenza”
La maggior parte degli analisti, per altro, teme che la fascia alta del mercato di Palm sia ormai evaporata, catturata da Apple e dal suo iPhone oltre che da Rim. Tutti le più recenti indagini parlano di una fiducia molto bassa in Palm da parte dei clienti.
Ricordiamo che al vertice di Palm si trovano l’ex Cfo di Apple Fred Anderson, in rappresentanza nel consiglio di amministrazione di Elevation Partners che ha investito moltissimo denaro in Palm, e Jon Rubinstein che è stato per anni il capo del team hardware di Cupertino e più recentemente aveva occupato il posto di manager incaricato del gruppo iPod. Ma Palm è zeppa di ingegneri, ricercatori, sviluppatori usciti da Apple. Persino il capo del dipartimento delle pubbliche relazioni, Lynn Fox, aveva ricoperto lo stesso incarico in Apple.