Jobs distorce la realtà quando dice che Google è entrata nel mercato della telefonia cellulare cercando di imitare Apple. Ad esprimere l’opinione è Larry Page, cofondatore con Sergey Brin di Google, a margine dell’ormai piuttosto serrato confronto che oppone Big G e Cupertino. La presa di posizione di Page fa riferimento ad alcune dichiarazioni di Jobs che in recenti incontri pubblici aveva sostenuto che se il clima tra la sua azienda e quella guidata di Schmidt era cambiato la colpa era di Google stessa, accusata di avere tentato di insidiare il mercato di iPhone. “Noi non vogliamo competere nel settore della ricerca su Internet, loro cercano di attaccare iPhone, ma non gli lasceremo campo libero”, aveva detto Jobs.
“Questa ricostruzione – ha detto Page durante la Allen & Co conference di Sun Valley, dove era stato invitato anche Jobs che però non ha presenziato – è frutto di una interpretazione di parte. Noi abbiamo lavorato per anni su Android con l’intenzione di produrre telefoni che fossero capaci di andare in Internet e con navigatori di buona qualità e questo perché non esisteva nulla del genere sul mercato. Penso che una ricostruzione che ci dipinge come arrivati in ritardo e sulla scorta di altri non è davvero credibile”
Nel corso dello stesso incontro Eric Schmidt, amministratore delegato di Google e per diverso tempo membro del consiglio di amministrazione di Apple ma ora fuori dalla stanza dei bottoni di Cupertino, ha comunque sottolineato come sussistano ancora numerosi setori dove Apple e la società leader di Mountain View camminano fianco a fianco: «e comunque il mercato è abbastanza grande per tutti e due», ha chiosato il manager di Google.
Nel corso dello stesso incontro Eric Schmidt, amministratore delegato di Google e per diverso tempo membro del consiglio di amministrazione di Apple ma ora fuori dalla stanza dei bottoni di Cupertino, ha comunque sottolineato come sussistano ancora numerosi metodi