Dopo aver scoperto quante applicazioni si utilizzano mediamente al giorno, e quante al mese, AppAnnie fornisce anche una curiosa statistica su quali sono i paesi in cui si fa un maggiore utilizzo di app, con una retrospettiva che parte dal 2015, fino ai giorni nostri. Ecco i risultati.
Ancor prima di evidenziare quale sia la regione geografica che fa il maggiore utilizzo di applicativi mobili, il grafico AppAnnie testimonia la crescita continua delle app negli ultimi tre anni. La crescita continua e globale del mondo delle applicazioni mobili è evidente se si considerano i numeri in download e ricavi: solo nel 2016 gli utenti hanno scaricato oltre 90 miliardi di applicazioni su App Store e Google Play, spendendo quasi 900 miliardi di dollari.
Oltre a questi dati, nell’ultimo rapporto la società prende in riferimento i mercati mondiali, per comprendere quali siano i principali paesi che più fanno utilizzo delle app. Dal 2015 ad oggi è la Corea del Sud a detenere lo scettro, con il primato ben saldo nel corso degli ultimi anni, mentre il Giappone, che nel 2015 ricopriva la seconda piazza, si ritrova per questo 2017 in quarta posizione, battuto da Brasile e Messico.
Interessante notare che il mercato più in crescita, in questo 2017, sia l’India, che riesce a piazzarsi appena dopo il Giappone; è evidente che si tratta dell’area geografica su cui stanno puntando tutti i principali protagonisti della scena smartphone, tra le quali spicca assolutamente Apple, che a più riprese sta cercando di conquistare il paese.
Chiudono la classifica dei paesi che più fanno uso di app, gli Stati Uniti, Il Regno Unito, la Germania e la Francia: in questo report spicca l’assenza dell’Italia, non pervenuta nelle prime 9 nazioni top in classifica. A questo indirizzo il rapporto completo di App Annie, che fornisce ulteriori curiosità sulla tipologia di applicativi che va per la maggiore, e sul gap che sussiste tra le app effettivamente installate sul terminale, e quelle che quotidianamente vengono realmente utilizzate.