Quello che si sa dell’iPhone non è molto, da un punto di vista tecnico. Molto è stato ricavato in maniera indiretta nelle ore e nei giorni successivi. Un dato, ad esempio, è che il telefono non sarebbe basato su processore Intel per strumenti portatili (com’è invece il caso di Apple Tv) bensì su di una Cpu di Samsung. Il produttore coreano infatti è non solo tra i leader nel mondo nella produzione di memorie flash, ma anche una grande “fonderia” di silicio dei processori.
Ecco il ragionamento: il fondamento di MacOs X è Darwin, la versione Open Source mantenuta da Apple di BSD, uno dei “gusti” di Unix sviluppato all’Università di Berkeley più di due decenni fa. Qual è il punto? Che la licenza prevede che siano rese disponibili tutte le modifiche effettuate sul codice di Bsd e di Darwin. Mentre non è così: sino a questo momento non è disponibile alcun tipo di versione che possa funzionare ottimizzata su processori Samsung. L’iPhone inoltre, per stessa ammissione di Steve Jobs è sicuramente una macchina “chiusa”.
Potrebbe in realtà essere tutto sospeso, in attesa dell’effettivo lancio dell’iPhone, oppure potrebbe volerci comunque ancora del tempo. Oppure, le fondamenta di Os X potrebbero essere anche altre – visto che dopotutto si era detto che gireranno tutti i framework di base del sistema operativo del Mac: CoreAudio, CoreVideo etc.
L’argomento viene affrontato nel dettaglio anche in un articolo di SlashDot di alcuni giorni fa.