Apple ha rilasciato OS X 10.11 il 30 settembre: a poco più di un mese di distanza il nuovo sistema operativo è già installato su più del 25% dei Mac in circolazione secondo i dati analizzati da Net Applications, società di analisi che stima le cifre tenendo conto dei visitatori unici in migliaia di siti web gestiti da suoi clienti.
Il mese di ottobre è stato quello con la più alta adozione di un nuovo sistema operativo per Mac negli ultimi sei anni, maggiore rispetto anche a Mavericks e Yosemite, le precedenti ultime due versioni di OS X. Il market share ora raggiunto da OS X El Capitan, aveva richiesto 41 giorni a Mavericks e 47 giorni a Yosemite. La maggiorparte degli utenti che ha aggiornato a OS X 10.11, senza sorprese l’ha fatto passando da Yosemite. Più di un terzo degli utenti con OS X 10.10 ha eseguito l’update.
Nonostante il grande tasso di adozione e nonostante OS X 10.11 sia installabile anche su macchine molto datate, il 16% di utenti (un Mac ogni sei) continua a preferire vecchie versioni di OS X. Un problema dal punto di vista della sicurezza poiché Apple sta distribuendo update solo per OS X dalla versione 10.9 in poi. La frattura tra utenti di vecchi e nuovi sistemi, ricorda un po’ quello che accade nel mondo Windows, dove milioni di persone continuano a resistere e usare Windows XP, nonostante l’assenza di supporto e di aggiornamenti di sicurezza da parte di Microsoft.