Tra le varie funzionalità del futuro OS X 10.8 Mountain Lion, le notifiche in stile iOS che, similarmente a quanto accade su iPhone, iPad e iPod touch appaiono brevemente in alto sul display, senza interrompere quello che l’utente sta facendo con integrato un comodo meccanismo che permette di rispondere, rimuoverle o farle sparire. Il sistema è comodo e consente di avvisare “al volo” e in modo discreto l’utente dell’arrivo di una mail, se un programma ha bisogno di attenzione, ricevere news, ecc. La prima cosa che è venuta in mente a molti è il paragone con Growl, software di notifica “storico” per gli utenti OS X sfruttato da molti programmi (è installato ad esempio dalle suite Adobe, con alcune applicazioni di Roxio e incluso di serie con tanti altri software) e da qualche tempo sbarcato anche sull’App Store.
Il nuovo sistema di notifiche non è certo una buona notizia per gli sviluppatori di Growl, ma non tutto è perduto: le notifiche in OS X 10.8 Mountain Lion, infatti, saranno sfruttabili solo dai programmi distribuiti sul Mac App Store e dunque l’utility potrà continuare a vivere e gli sviluppatori migliorarla e renderla sempre più funzionale, tenendo conto dei tanti che acquistano/utilizzano applicazioni anche al di fuori dell’App Store.
A chi accusa Apple di copiare il lavoro di The Growl Project (sviluppatori di Growl), ricordiamo che un sistema di notifiche basilare era stato già integrato in Mac OS X 9 alla fine degli anni ’90: si chiamavano “Segnali di attenzione” e come la documentazione dell’epoca riporta permettevano di “notificare agli utenti il verificarsi di determinati tipi di eventi”. Era un metodo per informare gli utenti che utilizzava finestre di avviso diverse rispetto alle versioni precedenti (in Mac OS 9 i segnali di attenzione presentavano un aspetto e un comportamento leggermente diverso rispetto alle versioni precedenti di Mac OS). “I nuovi segnali non sono a scelta obbligatoria” recita l’help di Mac OS 9, “in modo tale che il computer possa continuare a funzionare indipendentemente che l’utente scelga di ignorare la finestra di dialogo o meno”.
[A cura di Mauro Notarianni]