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OS X 10.7 Lion, le novità  per chi usa Windows e negli ambienti di rete misti Mac e PC

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Con OS X 10.7 Lion, Apple ha introdotto alcune novità che interessano anche gli utenti che usano Windows con Boot Camp e lavorano in ambienti di rete misti Mac e PC. La prima e forse più importante è l’introduzione del wizard Assistente Migrazione in versione Windows. Come abbiamo visto in quest’articolo (dove trovate tutte le schermate dettagliate), installando un software gratuito sui PC con Windows XP, Vista o 7 è possibile trasferire account utente, applicazioni, impostazioni e documenti in un nuovo computer trasferendo i dati come accade su Mac; passano da un computer all’altro documenti, contatti, calendari, account e-mail (Outlook e Windows Live Mail), i preferiti, impostazioni, le foto archiviate in Picasa collocandole nelle giuste applicazioni. Il PC deve essere collegato allo stesso network del Mac (si può ovviamente usare sia il WiFi sia l’Ethernet): si avvia Migration Assistant sul PC, si avvia Assistente Migrazione sul Mac e su quest’ultimo si sceglie l’opzione d’importazione dati. Il due computer comunicheranno tra loro e l’assistente consentirà di selezionare cosa importare. I tempi di trasferimento dipendono ovviamente dalla quantità di dati da trasferire.

In OS X 10.7  stato aggiornato anche il supporto per Microsoft Exchange Server già visto con Snow Leopard. Lion è in grado di importare i dati di Exchange 2010 in Mail, iCal, e Rubrica Indirizzi. Si tratta di un sistema sicuro, robusto e molto avanzato usato tipicamente in organizzazioni di grandi dimensioni. La piattaforma è popolare in ambito aziendale poiché consente di distribuire, unificare e centralizzare la messaggistica all’interno di organizzazioni che hanno la necessità di sincronizzare messaggi, contatti e agende con vari tipi di smartphone (iPhone compreso) e computer palmari; Exchange fornisce agli utenti mobili funzionalità come la ricerca delle email e la cancellazione automatica da remoto dei messaggi in caso di perdita o furto del dispositivo. 

Per quanto riguarda il networking, Lion non integra più Samba (progetto libero), ma consente di condividere i documenti in rete utilizzando sia il protocollo AFP (Apple Filing Protocol), sia l’SMB (Server Message Block)/CIFS con il quale è anche possibile condividere le stampanti. Lion include il supporto per il Distributed file system (DFS) offrendo servizi come URL, drill-down e failover ed è in grado di riconnettersi automaticamente ai file server di Windows. Un sistema di riattivazione a basso consumo permette ai Mac con Lion di riattivarsi per condividere file o portare a termine backup senza dover riaccendere il monitor o altri dispositivi USB collegati. Collegandosi a network captive Lion apre una finestra di accesso con la richiesta di autenticazione. Lion supporta anche NFSv4, una delle più recenti build del protocollo di sharing dell’Unix Network File System.

Installando Lion server si ha ora a disposizione un’applicazione (denominata, appunto, “server”) dalla quale è possibile abilitare servizi quali: File Sharing, Wiki Server, iCal Server e altri ancora con un’interfaccia molto semplice ed efficace. A Cupertino hanno eliminato funzionalità che nelle versioni server precedenti erano duplicate e richiamabili da più punti (anche dalle preferenze di sistema), permettendo ora di attivare o disattivare le funzionalità desiderate da un’unica applicazione. Richiamare le funzionalità di file sharing su Mac OS X Server è semplice e tutto si riduce nell’attivare o disattivare servizi, alla stregua di quanto è possibile fare ora con la versione client di Mac OS X.  Apple ha rimosso sia FTP, sia l’NFS (un protocollo usato per il file sharing in ambienti Unix) ma consente di attivare con una semplice casella di controllo il WebDAV (Web-based Distributed Authoring and Versioning), uno standard per l’authoring collaborativo nel web, una serie di estensioni all’http che consente la modifica e la gestione collaborativa dei documenti tra gli utenti su Internet, permettendo non solo di ottenere file dal web ma anche modificare o creare file su un server dopo aver indicato le proprie credenziali. In Lion Server, il WebDav non è più un servizio di configurazione web un protocollo di file sharing gestibile dall’applicazione server. Gli utenti possono definire cartelle accessibili dai dispositivi con iOS e Apple indica espressamente gli utenti iOS quando si attivano le condivisioni WebDAV. E’ probabile che tale funzionalità sarà integrata nel futuro iOS 5. Al momento, infatti, i dispositivi con iOS possono trasferire i documenti tra dispositivo e computer sfruttando solo la funzione “Condivisione documenti” di iTunes o inviando allegati alle email; non è ancora possibile, ad esempio, eseguire l’upload di un file tramite Safari o salvare i download in locale (ad eccezione delle foto). Apple sfrutta il protocollo aperto WebDAV anche come base per le versioni server della Rubrica Indirizzi e iCal, consentendo alle aziende di avere un punto di riferimento unico per i contatti e per la gestione di calendari ed eventi. Tutte e due usano i protocolli denominati CardDAV e CalDAV per la gestione e l’accesso client/server. iOS integra già il supporto a questi protocolli, ma non sono state ancora sfruttate appieno le funzionalità (esempio integrando le notifiche push).

Per quanto concerne Windows, in Lion come sempre è disponibile Boot Camp, il software che consente di installare i sistemi operativi di Redmond su una partizione del disco rigido del Mac. L’assistente Boot Camp arriva alla versione 4.0, ma non cambia ovviamente molto, poiché alla fine questo software si limita, come sempre, a creare una partizione per Windows consentendo di sceglierla all’avvio. Nella documentazione, Apple fa presente che Boot Camp supporta Windows 7 Home Premium, Professional o Ultimate; altre versioni di Windows (XP e Vista) sembra non siano supportate (se ovviamente la partizione con XP o Vista è già presente sul vostro Mac, questa rimarrà intatta e sarà richiamabile senza problemi). Non essendo Lion disponibile su supporto DVD, è necessario scaricare il software con i driver che abilitano il completo funzionamento di tastiera, trackpad, fotocamera integrata, ecc. (su una partizione del supporto del disco con Snow Leopard erano presenti, tra le altre cose, anche i driver per Windows) Boot Camp consente lo scaricamento del software e questo dovrà essere memorizzato su una chiavetta USB, un CD/DVD, un disco esterno in modo da poterlo installare al termine dell’installazione di Windows.

[A cura di Mauro Notarianni]

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