Tra le novità del futuro OS X 10.10 Yosemite, il supporto a Server Message Block versione 3, protocollo di rete usato da Microsoft. In OS X 10.9 Mavericks, la casa di Cupertino aveva integrato il supporto a SMB2, protocollo standard per la condivisione di file tra computer, più veloce, più sicuro e in grado di migliorare la compatibilità con Windows e ambienti *NIX. In OS 10.10 è integrato anche il supporto al nuovo SMB 3, protocollo già consolidato su Windows 8 e Windows Server 2012.
Tra le peculiarità dell’SMB3 il supporto alla crittografia AES-CCM, funzionalità avanzate di protezione, sicurezza, supporto per le firme AES-CMAC, maggiore scalabilità, prestazioni migliori e possibilità di implementare in futuro nuove funzionalità chiave per gli ambienti di rete.
Apple ha sin dagli anni ’80 gestito e migliorato il protocollo AFP, parte integrante del sistema di networking noto come AppleTalk; la società è poi passata dal sistema proprietario al TCP/IP, protocollo standard utilizzabile anche nelle reti dove sono presenti sistemi operativi diversi. L’AFP era fino a OS X 10.8.x Mountain Lion il protocollo attivato per default per la condivisione di file e cartelle tra Mac e Mac.
Il protocollo di rete SMB (“Server Message Block”), nato originariamente da un progetto di IBM e poi ampiamente sviluppato da Microsoft, è quello utilizzato di default da Windows per la condivisione dei file. Come quello di Apple, anche il protocollo di Microsoft era originariamente studiato per operare al di sopra di NetBIOS ma è stato successivamente modificato permettendogli di agire direttamente anche su TCP/IP.
Benché proprietario, sfruttando tecniche di reverse engineered è stato possibile comprendere e ricreare il meccanismo di funzionamento del protocollo SMB; questo ha portato allo sviluppo dell progetto open source Samba consentendo a sistemi Unix-like di sfruttare funzionalità di condivisione file con Windows. Apple ha implementato questo protocollo in Mac OS X fin dalla release 10.2 permettendo di sfruttare condivisioni e accedere a file server con Windows. Il protocollo è stato utilizzato anche per consentire a Mac OS X Server di lavorare come controller di dominio NT per gestire gli account del network, creare profili di roaming e directory personali (“home directory”) disponibili agli utenti di PC con Windows.
Con Windows Vista, Microsoft ha perfezionato l’SMB, integrando vari miglioramenti a livello di prestazioni rispetto all’implementazione precedente, supportando operazioni di lettura e scrittura di dimensioni maggiori (per ottimizzare l’utilizzo di reti più veloci, anche a latenza elevata), la memorizzazione di cartelle e proprietà file nella cache (i client mantengono copie locali di cartelle e file), offrendo funzioni che permettono di riconnettersi al server in modo trasparente in caso di disconnessione temporanea (ad esempio su una connessione wireless) e prevedendo funzionalità scalabili per la condivisione di file (incremento nel numero di utenti, condivisioni e file aperti per singolo server).
In Windows Vista Microsoft ha eliminato il vecchio codice che impediva di modernizzare alcune funzioni, con il risultato di avere a disposizione un protocollo moderno con ulteriori miglioramenti in termini di performance, funzionalità e sicurezza.
Samba inizialmente non supportava le funzionalità di SMB2; il team che cura Samba ha poi trasferito il progetto verso un modello di licenza (GPLv3) più restrittivo, impedendo l’uso in software commerciali e forse questo è uno dei motivi che ha impedito la presenza del servizio in Lion e Mountain Lion. Da OS X 10.7 Apple non ha più integrato lo strumento che fornisce servizi di condivisione di file e stampanti a client SMB/CIFS ma ha implementato un proprio sistema di condivisione file e cartelle per Windows denominato “SMBX”, destinato a sostituire Samba e con integrato il supporto iniziale per l’SMB2 di Microsoft.
Anziché mantenere il supporto ad AFP e SMBX, Apple con OS X 10.9 “Mavericks” per la gestione dei file condivisi ha preferito andare sul sicuro e puntare sul protocollo SMB2 di Microsoft permettendo di scambiare file, documenti e sfruttare funzionalità di condivisione supportate da Windows Vista, 7 e 8.
Con OS X 10.10 la casa della Mela fa un ulteriore passo avanti, integrando il supporto a SMB3.