MacStadium è un’azienda nota ad alcuni utenti Apple perché offre servizi di hosting e housing presenti in infrastrutture (negli USA e in Europa) che ospitano migliaia di Mac dedicati, offerti con un modello di cloud privato che prevede un ambiente distinto e sicuro basato su cloud su cui può operare solo un cliente specifico.
Tra le soluzioni offerte da MacStadium, c’è “Orka” (Orchestration with Kubernetes on Apple), soluzione di virtualizzazione di macOS basata su Kubernetes (un sistema open-source di orchestrazione e gestione di container). La soluzione in questione è pensata per l’uso sui computer proposti da MacStadium ma ora è utilizzabile anche in locale dagli utenti con un’app dedicata per macOS che è possibile installare sul proprio Mac.
L’applicazione Mac permette di creare VM Mac e sfrutta una soluzione di virtualizzazione proprietaria, non legata al framework “Virtualization” di Apple che consente di creare macchine virtuali sulle quali eseguire macOS e sistemi d Linux-based (il framework usato da software quali UTM e VirtualBuddy). L’app di MacStadium è pensata per gli utenti di Mac con processori Apple SIlicon e offre funzionalità simili a quelle offerte dal framework Apple con il vantaggio di poter gestire tutto da una interfaccia grafica, definendo parametri e offrendo la possibilità di partire da archivi IPSW in locale.
Con pochi passaggi è possibile scaricare l’app e, ad esempio installare una copia di macOS Sonoma, utilizzabile parallelamente al sistema principale. Dopo aver scaricato l’app (si parte da qui) basta copiare “Orka Desktop” nella cartella Applicazioni; da una finestra è possibile creare un machina virtuale, scegliere il file IPSW, impostare la risoluzione e la cartella di destinazione del file-immagine. Facendo click su “Install” parte il download del file-immagine; al termine del download è possibile avviare la VM cliccando il pulsante “Start”.
Mac Stadium ha interesse a offrire Orka Desktop; l’utente può testare VM che può eventualmente gestire su suoi server: è possibile preparare una macchina virtuale in locale sul proprio Mac e con un clic inviarla a ai server dedicati; è anche possibile il contrario, partire da una macchina virtuale nel cloud e ottenere una copia utilizzabile in locale. Per l’invio si sfrutta lo standard Open Container Initiative (OCI), file-immagini conformi a specifici standard di riferimento il cui contenuto può essere letto ed eseguirlo in un ambiente isolato.