La stessa identica notizia è accolta con panico e terrore, mentre per alcuni è invece un ottimo segnale per Cupertino: ci stiamo riferendo all’indiscrezione secondo cui Apple avrebbe dimezzato gli ordini di iPhone 8 per novembre e dicembre. Come spesso accade per questo tipo di fughe di notizie il nome del fornitore rimane un mistero, la voce parte dalla testata taiwanese Economic Daily News ma è stata riportata anche da Reuters.
La sua diffusione ha generato immediatamente panico e terrore tra osservatori e alcuni analisti, così non è mancato un visibile effetto negativo persino sulla quotazione del titolo AAPL che nelle ore del pre-market è arrivato a segnare un calo dell’1,5%, ulteriormente acuito mentre scriviamo questo articolo. L’accoglienza pessimistica è dovuta al fatto che mai nella storia di iPhone il nuovo modello appena lanciato registrasse un calo degli ordinativi in prossimità del lancio e soprattutto in vista dei mesi più caldi per le vendite, le festività di Natale. In questo scenario non pesa tanto l’attesa di iPhone X quanto piuttosto la fredda accoglienza del mercato con gli utenti che ritengono le innovazioni di iPhone 8 non sufficienti per l’upgrade.
Ma occorre tenere presente e riportare anche l’interpretazione ottimistica, diametralmente opposta di altri analisti: in questo caso il brusco calo degli ordini iPhone 8 per la produzione di novembre e dicembre corrisponde esattamente con l’arrivo di iPhone X. Apple starebbe semplicemente correggendo il tiro in preparazione del modello più atteso, riducendo unità e capacità produttiva per iPhone 8, per massimizzare produzione e numeri per iPhone X.
Quindi a partire dalla stessa identica voce, in questo scenario non solo non si tratterebbe di una pessima notizia per Apple, bensì di una enorme opportunità di business. Infatti mentre iPhone 8 e iPhone 8 Plus mantengono all’incirca prezzi simili ai modelli precedenti, per iPhone X si parla di margini per Apple sensibilmente superiori. Sono di questo parere importanti analisti tra cui Gartner e anche l’immancabile Ming Chi Kuo, seppur con alcune riserve per quanto riguarda la disponibilità effettiva di iPhone X e la capacità di Apple di produrne in quantità sufficienti per soddisfare la domanda.
Secondo un analista di Rosenblatt Securities Apple avrebbe iniziato con un mix di produzione esattamente diviso a metà tra iPhone 8 e iPhone X, per poi passare invece a una percentuale più consistente per il modello più innovativo che dovrebbe raggiungere il 60-70& del totale delle unità prodotte a dicembre e forse poi ancora di più nei primi tre mesi del 2018.
Secondo altri analisti ancora invece queste indiscrezioni che appaiono periodicamente devono essere accolte con scetticismo, perché Apple impiega più fornitori per le stesse componenti, rendendo impossibile stimare l’andamento di ordinativi e vendite a partire da una sola o poche fonti. Questo in definitiva è anche l’avvertimento pronunciato in più occasioni da Tim Cook durante le presentazioni dei risultati finanziari Apple.